NOME IN CODICE: NINA **

Valutazione
crudo, Discutibile, Dibattiti
Tematica
Potere
Genere
Drammatico
Regia
John Badham
Durata
109'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE ASSASSIN
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Robert Getchell, Alexandra Seros liberamente ispirato a "Nikita" di Luc Besson
Musiche
Hans Zimmer
Montaggio
Frank Morriss

Sogg.: liberamente ispirato a "Nikita" di Luc Besson - Scenegg.: Robert Getchell, Alexandra Seros - Fotogr.: (scope/a colori) Michael Watkins - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Frank Morriss - Dur.: 109' - Produz.: Art Linson

Interpreti e ruoli

Bridget Fonda (Maggie), Gabriel Byrne (Bob), Dermot Mulroney (J.P.), Anne Bancroft (Amanda), Harvey Keitel (Victor), Richard Romanus (Fahd Bahktiar), Olivia D'Aba (Angela), Miguel Ferrer, Lorraine Toussaint, Mic Rodgers

Soggetto

Maggie, una giovane drogata e disoccupata, con spiccate caratteristiche di insofferenza alle regole ed una forte carica di aggressività, coinvolta in una rapina ad una farmacia e condannata a morte per aver sparato ad un agente, dopo una finta esecuzione, viene contattata dall'agente speciale Bob, che le offre l'opportunità di salvarsi purchè accetti di diventare una cinica assassina. Iniziano così lunghi e snervanti mesi di addestramento in un bunker segreto, dove impara tecniche d'armi, di difesa e offesa, e dove un particolare ruolo "materno" assume l'anziana e intelligente Amanda, che le insegna il galateo. Quando Maggie è finalmente pronta, deve superare un ultimo esame a sorpresa: un invito a cena con Bob che l'incarica di eliminare un individuo pericoloso e la sua scorta. Sopravvissuta nella sparatoria con costoro, la giovane ottiene un nuovo nome, Claudia, ed una copertura come esperta in software. Trasferitasi sulla costa, a Venice, dove affitta un fatiscente appartamento. S'innamora di un giovane fotografo, J.P., la cui semplicità contrasta con la doppia vita di lei, che, dopo aver ucciso una donna al carnevale di New Orleans e fatto addirittura saltare un piano di un albergo, vorrebbe sganciarsi dall'organizzazione. Ma è impossibile. Bob le propone un ultimo compito: uccidere una spia araba che vende segreti militari in oriente e sottrargli i dati memorizzati nel computer. Per far ciò deve rapire e narcotizzare la fidanzata dello sceicco per sostituirvisi, ma l'operazione va male: la scorta viene uccisa, e la collega di Maggie, Beth, viene ferita. Arriva così il "liquidatore", Victor, che comincia a dissolvere con l'acido i cadaveri, ed elimina anche Beth. Con grande sangue freddo, la giovane va con Victor dall'arabo, riesce a copiare i dati del suo computer, ma non riesce ad uccidere la spia. Il liquidatore, incaricato di ucciderla, viene tuttavia sopraffatto dalla giovane in una disperata lotta. Quando Bob va a cercare Maggie a casa, J.P. gli rivela che la donna se ne è andata per sempre: ha lasciato però il prezioso dischetto. Dopo qualche istante di esitazione, Bob, decide di darla per morta e lasciarla finalmente libera.

Valutazione Pastorale

remake del film "Nikita" di Besson, tranne che per qualche dettaglio, la trama, la sceneggiatura, persino certe battute, persino il look della protagonista sono simili a quella pellicola. Nel film francese emergeva più il quadro corale della inesorabilità di certi meccanismi di potere, che schiacciano la personalità dell'individuo fino ad ucciderne la spontaneità e la libertà di pensare e agire. Nella pellicola americana lo sguardo è in realtà sempre puntato su di lei, sul suo calvario, sulle sue angosce, sulla sua disperata speranza di uscire da un incubo senza fine. Il film si suddivide in tre quadri distinti: apocalittico-urbano il primo, fino alla finta esecuzione; claustrofobico-ossessivo il secondo, nel grande bunker dove a celle monacali si affiancano le sale di tiro e la grande sala da pranzo alla Rotschild dove Amanda istruisce i suoi allievi in belle maniere; il terzo mette in contrasto le onde dell'oceano e l'abbigliamento estivo della gente (il desiderio di evasione di Maggie), con l'attività segreta e criminale cui è costretta. Iniziato al buio, e risoltosi con un salto nel buio (con auto al seguito) del liquidatore, il film finisce con l'ultimo sfiorarsi di Bob e Maggie in una luce crepuscolare, con leggera foschia oceanica, con la ragazza che si allontana, non sappiamo verso qual destino. Film studiato bene nei dettagli, con sequenze spettacolari (la lotta col "liquidatore" su tutto), con dialoghi pertinenti e buona recitazione soprattutto quella di Bridget Fonda.

Le altre valutazioni

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