NON LASCIARMI

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Biogenetica, Fantascienza, Letteratura, Medicina, Metafore del nostro tempo, Scienza, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Mark Romanek
Durata
103'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Never Let Me Go
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Alex Garland tratto dal romanzo "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro
Musiche
Rachel Portman
Montaggio
Barney Piling

Orig.: Gran Bretagna (2010) - Sogg.: tratto dal romanzo "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro - Scenegg.: Alex Garland - Fotogr.(Scope/a colori): Adam Kimmel - Mus.: Rachel Portman - Montagg.: Barney Piling - Dur.: 103' - Produz.: Alex Garland, Andrew MacDonald, Allon Reich, Richard Hewitt.

Interpreti e ruoli

Carey Mulligan (Kathy), Andrew Garfield (Tommy), Keira Knightley . (Ruth), Isobel Meikle Small (Kathy da piccola), Ella Purnell (Ruth da piccola), Charlie Rowe (Tommy da piccolo), Charlotte Rampling (Emily), Sally Hawkins (Lucy), Kate Bowes Renna (Geraldine), Natalie Ricahrd (madame), Hannah Sharp (Amanda), Oliver Parsons . (Arthur)

Soggetto

Nel college di Hailsham (Inghilterra), tra i tanti piccoli allievi, ci sono Kathy, Tommy e Ruth. Quando diventano maggiorenni, i tre vengono avviato ad altri alloggi, in attesa che arrivi il loro turno. Li aspetta un destino di donatori di organi...

Valutazione Pastorale

All'inizio c'è il romanzo omonimo di uno scrittore giapponese, residente a Londra. Della sostanziale fedeltà e di qualche variazione rispetto alla pagina scritta, dirà chi ha letto l'originale. Di sicuro da tempo non si vedeva un copione in grado di comunicare una così profonda lacerazione delle capacità interiori e affettiv dell'individuo. Costruito con sottile forza metaforica sull'incontro tra un apparato simbolico/fantascientifico e una cornice di vigoroso, preciso, lucido realismo, il copione sfonda ben presto la soglia del 'possibile' per entrare in quella del 'vero' che chiede una difficilissima presa d'atto e una angosciosa resa dei conti. La regia di Romanek affida ogni immagine all'inquietante costruzione di un'esistenza chiusa e predestinata, pronta a ribellarsi e subito respinta indietro. Il dolore scavato nelle pieghe dei giovani resta misterioso e inaccesibile, tra melodramma, orrore, rabbia impotente. Trappole della scienza, della medicina o del cuore? Film affascinante ed enigmatico, che smuove riflessioni più filosofiche che spirituali e dal punto di vista pastorale, é da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate per discutere sui molti temi che suscita. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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