OBLIVION

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Cinema nel cinema, Famiglia, Fantascienza, Metafore del nostro tempo, Nuove tecnologie
Genere
Fantascienza
Regia
Joseph Kosinski
Durata
126'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Oblivion
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Joseph Kosinski, William Monaham, Michael Arndt, Krl Gajdusek tratto dall'omonima graphic novel di Joseph Kosinski, Arvid Nelson
Musiche
Anthony Gonzalez, M83
Montaggio
Richard Francis Bruce

Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg.: tratto dall'omonima graphic novel di Joseph Kosinski, Arvid Nelson - Scenegg.: Joseph Kosinski, William Monaham, Michael Arndt, Krl Gajdusek - Fotogr.(Scope/a colori): Claudio Miranda - Mus.: Anthony Gonzalez, M83 - Montagg.: Richard Francis Bruce - Dur.: 126' - Produz.: Joseph Kosisnski, Peter Chernin, Dylan Clark, Barry Levine, Duncan Henderson.

Interpreti e ruoli

Tom Cruise (Jack Harper), Morgan Freeman (Malcolm Beech), Olga Kurylenko . (Julia Rusakova), Andrea Riseborough (Victoria 'Vika' Olsen), Nikolaj Coster Waidau (Sykes), Melissa Leo (Sally), Zoe Bell (Kara)

Soggetto

Nel 2077 la Terra, dopo decenni di guerra contro minacciosi essere alieni, è stata ormai abbandonata dalla razza umana. Trasferiti i sopravvissuti su una colonia lunare, il riparatore di droni Jack Harper è rimasto a recuperare le ultime risorse vitali della superficie terrestre, spostandosi nei cieli da migliaia di metri d'altezza. Ma qualcosa va storto nel normale seguito delle cose...

Valutazione Pastorale

A lungo attivo nella computer grafica, dopo studi di architettura e ingegneria, Kosinski (nato nel 1974) ha esordito con "Tron Legacy", seguito di Tron". Qui, lavorando ancora su una graphic novel, compie un bel passo avanti. Unisce passato, presente, futuro, colloca uomo e donna negli spazi infiniti dell'universo invisibile, mette a dura prova il confronto tra intelligenza, razionalità, fantasia, gioca sui desideri inespressi, sui bisogni ancestrali, sull'eterna attesa della palingenesi esistenziale. Quando Jack incontra se stesso, e appare il luogo del ritorno a casa, della famiglia rifugio e consolazione, è chiaro che siamo dalle parti di una fantascienza poetica e meccanica, di un'immaginazione ch diventa proiezione di bellezza e di eternità. La regia lirica e visionaria accentua lo strazio di un confronto tra anima e ragione, tra uno sguadro fermo e uno che non conosce confini. Grandi mezzi, effetti speciali senza limiti per uno spettacolo forse in qualche passaggio di non facile accostamento ma di fascino superiore alla media. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come prodotto di fantascienza affascinante e coinvolgente. Meno adatto per bambini e minori.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV