PARADISE ROAD

Valutazione
Raccomandabile, realistico
Tematica
Donna, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Bruce Beresford
Durata
114'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Australia
Titolo Originale
PARADISE ROAD
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
Bruce Beresford David Giles, Martin Meader
Musiche
Ross Edwards
Montaggio
Timothy Wellburn

Sogg.: David Giles, Martin Meader - Scenegg.: Bruce Beresford - Fotogr.: (Scope/a colori) Peter James - Mus.: Ross Edwards - Montagg.: Timothy Wellburn - Dur.: 114' - Pro-duz.: Sue Milliken, Greg Coote

Interpreti e ruoli

Glenn Close (Adrienne Pargiter), Pauline Collins (Margaret "Daisy"Drummond), Cate Blanchett (Susan Macarthy), Julianna Margulies (Topsy Merritt), Jennifer Ehle (Rosemary Leighton-Jones), Elizabeth Spriggs (signora Roberts), Johanna Ter Steege (suor Wilhelmina), Frances Mc Dormand, Tessa Humphries, Anita Hegg, Pauline Chan, Lia Scallon, Wendy Hughes, Pamela Rabe.

Soggetto

Nel corso della seconda guerra mondiale, in estremo Oriente, i Giapponesi decidono l'attacco di Singapore, e per i tantissimi stranieri pre-senti (europei, americani, australiani) la situazione si fa subito molto rischio-sa. Nella confusione generale, un gruppo di donne si imbarca su una nave che, appena al largo, viene bombardata, facendo molte vittime. Le superstiti vengono catturate e condotte, come prigioniere di guerre, in un campo di lavoro lontano dai centri di comunicazione. Sottoposte a pericoli e prove durissime, alcune cedono a compromessi, altre si rendono conto di dover tro-vare un terreno comune per sopravvivere e andare avanti. Così decidono di dare vita ad un coro, guidato da Adrienne, ex studentessa di violino e dalla missionaria Margareth. Trasgredendo gli ordini dei sorveglianti, riescono a fare le prove e, infine, ad offrire uno spettacolo composto di canzoni non solo popolari ma anche difficili e complesse. Così riescono a resistere, fin-quando arrivata la notizia della fine della guerra, i giapponesi sconfitti si riti-rano e per le donne arriva il giorno della libertà.

Valutazione Pastorale

la storia è lineare, forse un po' facile ma piena di umanità. Ispirandosi ad un fatto realmente accaduto, il film dice che anche nel pieno della tragedia della guerra, quando odio e violenza sembrano pre-valere, si può fare appello alle risorse dell'animo umano per cercare il riscat-to e il recupero della dignità. Il percorso è reso bene, grazie al ricorso alla musica, utilizzata come elemento che scava nella spiritualità dell'individuo e intacca la durezza del nemico. Anche se non perfetto sul piano realizzativo, il film, dal punto di vista pastorale, è da raccomandare, per il modo diretto e immediato con cui porta l'attenzione sulle migliori qualità dell'essere umano (e, in questo caso, della donna). Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e anche, come si diceva sopra, in occasioni in cui si voglia avviare una riflessione sul-le positive qualità dell'uomo, volontà, forza d'animo, senso del bello e della condivisione con gli altri.

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