PAZ!

Valutazione
Discutibile, scabrosità, dibattiti
Tematica
Amicizia, Giovani, Politica-Società
Genere
Grottesco
Regia
Renato De Maria
Durata
102'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Ivan Cotroneo, Renato De Maria, Francesco Piccolo Ivan Cotroneo e Renato De Maria tratto dalle opere di Andrea Pazienza "Pentothal", "Zanardi", "Pompeo", "Il libro rosso del male", "Paz"
Musiche
Riccardo Sinigallia, Francesco Zampaglione e Meme
Montaggio
Jacopo Quadri

Orig.: Italia (2001) - Sogg.: Ivan Cotroneo e Renato De Maria tratto dalle opere di Andrea Pazienza "Pentothal", "Zanardi", "Pompeo", "Il libro rosso del male", "Paz" - Scenegg.: Ivan Cotroneo, Renato De Maria, Francesco Piccolo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gian Filippo Corticelli - Mus.: Riccardo Sinigallia, Francesco Zampaglione e Meme (progetto musicale di Gino Castaldo) - Montagg.: Jacopo Quadri - Dur.: 102' - Produz.: Tangram Film, RAI Cinema, Stream, ITC Movie - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Claudio Santamaria (Pentothal), Flavio Pistilli (Massimo Zanardi), Max Mazzotta (Enrico Fiabeschi), Fabrizia Sacchi (Lucilla), Cristiano Callegaro (Sergio Petrilli), Matteo Taranto (Roberto Colasanti), Iaia Forte (sig.na Corona), Vittoria Puccini (Mirella), Antonio Rezza (Folletto), Barbara Bonanni (Anna), Paolo Scalondro (ispettore di polizia), Giulia Steigerwalt (Marilisa), Giulia Carmignani (Elena), Rosalinda Celentano (Gianna), Ricky Memphis (uomo di Latina), Giorgio Tirabassi (freak)

Soggetto

Bologna, fine anni '70. In un appartamento di un palazzone di periferia convivono senza quasi mai incontrarsi tre personaggi: Pentothal, Enrico Fiabeschi, Massimo Zanardi detto Zanna. Pentothal, ventenne studente fuori sede, disegna fumetti ma lavora pochissimo e studia ancora meno. Lasciato dalla fidanzata Lalla, vive in pigiama chiuso in casa tra canne, sogni e visioni. Esce per andare al bar a telefonare alla madre, cui chiede soldi, poi poi torna dentro e ripensa a Lucilla, vera ossessione, che gli appare e scompare. Enrico è un fuorisede e anche un fuoricorso, si fa mantenere dalla fidanzata Anna, che lavora e gli presta i soldi che lui chiede. Oggi è l'ultimo a svegliarsi. Deve dare un esame al DAMS, altrimenti parte per il servizio militare. L'argomento è il film "apocalipsi nau", come dice lui, di Francis Ford Coppola. Ma di più non sa e viene pregato di ripresentarsi. Zanna, studente liceale pluriripetente, si vede con gli amici Colasanti, detto Colas (molro richiesto per le sue prestazioni sessuali) e Petrilli, basso e bruttino. I tre sono accusati dalla preside Corona di avere brutalmente ucciso il suo amato gatto Galileo. Il ritrovamento di un'agendina inchioda i colpevoli al loro reato. I tre scappano in macchina nella notte, ma la loro destinazione è incerta. Lo stesso vale per Fiabeschi, che torna a casa dopo una notte brava, e per Pentothal, che sogna il ritorno di Lucilla.

Valutazione Pastorale

Il regista Renato De Maria ci tiene a far sapere che il film é "rigorosamente tratto dai fumetti di Andrea Pazienza. Nella sua quasi totalità, sono pochissime le scene inventate di sana pianta, non c'é una scena che non sia direttamente ispirata a una vignetta di Andrea. Il rigore è stato applicato soprattutto nei dialoghi che sono stati riportati fedelmente, al massimo asciugati di qualche frase...". Andrea Pazienza é stato uno dei più importanti disegnatori italiani negli anni a cavallo tra '70 e '80. La prima puntata di 'Pentothal' appare su Alter Linus nel marzo 1977. Lavora poi su 'Corto Maltese', 'Frigidaire', 'Il male', disegna il manifesto per "La città delle donne" di Fellini, copertine di dischi, e altre cose. Muore a 32 anni il 16 giugno 1988. Il film nasce quindi come omaggio e memoria per i più giovani (la stagione delle riviste di fumetti è ormai quasi esaurita) su un nome e sulla una attività che consentono di tornare a parlare di un periodo italiano non lontano e che pure sembra lontanissimo. La fine degli anni '70, il contesto superpoliticizzato dell'università di Bologna, le lotte studentesche, il terrorismo: un quadro dentro il quale ideali e utopie, illusioni e rassegnazione si sono confusi e scontrati, creando false attese, frustrazioni, speranze deluse. E' merito del film l'essere riuscito a ricostruire 'a pelle' l'atmosfera di quel periodo, con un esatto recupero di modi di fare, atteggiamenti, vocabolario, usi e costumi, il tutto rivisto senza pedanterie e senza voler emettere giudizi. Non è un caso che i punti meno convincenti siano quelli in cui il tasto del grottesco, spinto troppo, crea situazioni fuori misura e un po' fastidiose. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, segnalando le scabrosità presenti in più di un momento nei rapporti tra vari gruppi di studenti. UTILIZZAZIONE: anche se tra alti e bassi, l'opportunità che il film offre di essere punto di partenza per una riflessione su un delicato periodo della recente storia italiana lo fa destinare a proiezioni mirate e aperte a dibattiti. Il film ha il divieto ai minori di 14 anni.

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