PAZZI PER MOZART

Valutazione
Accettabile-riserve, problematico
Tematica
Amicizia, Disabilità, Malattia
Genere
Metafora
Regia
Mark Joffe
Durata
96'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Australia
Titolo Originale
Così
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Louis Nowra basato sul lavoro teatrale "Così" di Louis Nowra
Musiche
Stephen Endelman
Montaggio
Nicholas Beauman

Orig.: Australia (1996) - Sogg.: basato sul lavoro teatrale "Così" di Louis Nowra - Scenegg.: Louis Nowra - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ellery Ryan - Mus.: Stephen Endelman - Montagg.: Nicholas Beauman - Dur.: 96' - Produz.: Richard Brennan, Timothy White.

Interpreti e ruoli

Ben Mendelsohn (Lewis), Barry Otto (Roy), Toni Collette (Julie), Jacki Weaver (Cherry), Aden Young (Nick), Pamela Rabe. (Ruth), Paul Chubb (Henry), David Wenham (Doug), Rachel Griffiths, Colin Friels, Colin Hay, Herry Walker.

Soggetto

Mentre sta per laurearsi ed é in cerca di una lavoro, il giovane australiano Lewis accetta, senza averne la minima esperienza, di dirigere un gruppo di 'terapia drammaturgica' in un manicomio. Le difficoltà si rivelano subito numerose, sopratutto per la particolarità dei componenti il gruppo: Roy, il capo, megalomane e iracondo, che impone di mettere in scena il "Così fan tutte" di Mozart; il violento Doug; Ruth depressa dopo l'abbandono del marito; Julie ex tossicodipendente; Cherry fantasiosa erotomane; Henry introverso e sensibile. Tra mille problemi il lavoro tuttavia procede, fin quando in un momento di squilibrio Doug dà fuoco al teatro, e Lewis viene licenziato. L'intesa tra il ragazzo e il gruppo è però ormai tale, che il progetto continua ad essere portato avanti durante la notte, mentre di giorno si prova uno spettacolo di varietà con la capo infermiera. Mentre Lewis e Julie cominciamo ad innamorarsi, Ruth tenta il suicidio ed altri litigi si susseguono, arriva la sera della 'prima'. Grande successo e momento di riscatto per i cosiddetti 'matti'. Lewis va via definitivamente, ma in lui e nei pazienti c'é la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante.

Valutazione Pastorale

L'argomento é naturalmente serio e attuale: i malati di mente; il modo di curarli facendoli in qualche modo sentire protagonisti della loro vita; il ricorso al teatro; il punto di partenza nella voglia di fare qualcosa di concreto. Tanti aspetti interessanti che la storia propone ma poi non riesce ad approfondire in modo adeguato. Si resta in attesa di qualche accento forte, di qualche passaggio più graffiante che però non arrivano. Film quindi altalenante, che mette in campo la metafora del teatro come luogo di scontro tra saggezza e follia e subito dopo si ritrae, restando come incompiuto. Se è vero che permane una certa insipidezza narrativa, resta il fatto che, dal punto di vista pastorale, l'approccio alla tematica è fatto di comprensione, di rispetto, di amore da trasmettere. Evidenziata qualche riserva per momenti meno sorvegliati, il film è da valutare come accettabile, e problematico negli argomenti proposti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria. Da recuperare per affrontare riflessioni sulle malattie mentali in gruppi specializzati. Attenzione per bambini in occasione di visioni casalinghe.

Le altre valutazioni

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