PER ALTRI OCCHI – Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Disabilità, Lavoro, Musica, Solidarietà-Amore, Sport
Genere
Docufilm
Regia
Silvio Soldini
Durata
95'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Italia, Svizzera
Distribuzione
Lumière & Co
Montaggio
Giorgio Garini

Orig.: Italia/Svizzera (2013) - Sogg. e scenegg.: Silvio Soldini e Giorgio Garini da un'idea di Silvio Soldini - Fotogr.(Normale/a colori): Ramiro Civita e Silvio Soldini (immagini) - Mus.:brani al pianoforti eseguiti e composti da Luca Casella; brani al violoncello eseguiti da Gemma Pedrini; canzone "Altri occhi" di Gianlòuigi Carlone e Petra Magoni cantata da Petra Magoni - Montagg.: Giorgio Garini (aiuto regia) - Dur.: 95' - Produz.: Lionello Cerri e Silvio Soldini.

Interpreti e ruoli

Enrico Sosio (fisioterapista), Giovanni Bosio (imprenditore), Gemma Pedrini (studentessa), Luca Casella (musicista), Felice Tagliaferri (scultore), Mario Santoni (pensionato ex centralinista), Aldo Grassini (direttore del Museo Omero), Daniela Bottegoni (direttrice del Museo Omero), Claudio Levantini (informatico), Michela Marcato (centralinista), Piero Bianco (consulente informatico per la disabilità), Loredana Luisi . (centralinista)

Soggetto

Enrico fa il fisioterapista ma appena può scappa in barca a vela; Giovanni é un piccolo imprenditore che ama sciare e godersi la vita; Gemma studia violoncello e gareggia sugli sci; Felice é uno scultore che gioca a baseball; Luca é un musicista con l'hobby della fotografia; Loredana é una centralinista con la passione del tiro con l'arco; Mario un super sportivo in pensione. E poi ci sono Piero, Claudio e Michela: dieci antieroi ciechi che vivono la vita con intensità.

Valutazione Pastorale

Antieroi li definisce Silvio Soldini, che aggiunge: "Il film é nato dopo aver conosciuto Enrico, fisioterapista non vedente, la sua leggerezza, l'ironia, la capacità di vivere la propria vita(...) E' stato un viaggio lungo due anni, che ha permesso a me e a Giorgio Garini di imparare cose nuove (...). Sono loro, le persone che non ci vedono, a far cambiare il nostro sguardo sulla vita e sul mondo". Un documentario, dunque, per ricordarci che il docufilm ha infinite potenzialità di mettere l'immagine al servizio del sociale, di far vedere(e parlare) chi riesce a farlo solo fugacemente. Il copione ci fa entrare in contatto con chi, vincendo ritrosie, incertezze, pudore, ha deciso di essere "come tutti". Una grande spinta per gli altri, un forte aiuto per quelli che hanno bisogno di essere incoraggiati a mettere da parte vergogne e inferiorità. L'opera di Soldini é bella e degna di elogi. E' ormai il momento in cui il cinema, con le nuove tecnologie, deve farsi promotore di sviluppo umano, di crescita civile e sociale. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e, soprattutto, in tante occasioni successive, tra circoli, gruppi, associazioni di base per parlare di questi temi e, più in generale, della situazione dell'handicap nella società italiana di oggi.

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