PIEDIPIATTI *

Valutazione
Discutibile, brillante
Tematica
Amicizia, Avventura, Il comico
Genere
Farsesco
Regia
Carlo Vanzina
Durata
96'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
PIEDIPIATTI
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Vanzina, Carlo Vanzina Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Enrico Montesano
Musiche
Marco Colulli, Pino Santamaria, Duilio Sorrenti, Bruno Kassar
Montaggio
Alberto Callitti

Sogg.: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Enrico Montesano - Scenegg.: Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Vanzina, Carlo Vanzina - Fotogr.(panoramica/a colori): Luigi Kuveiller - Mus.: Marco Colulli, Pino Santamaria, Duilio Sorrenti, Bruno Kassar - Montagg.: Alberto Callitti - Dur.: 96' - Produz.: Alto Verbano, Cecchi Gori Grove Tiger, Pentafilm.

Interpreti e ruoli

Enrico Montesano (Vasco Sacchetti), Renato Pozzetto (Silvio Caporati), Victor Cavallo (Er soffia), Angelo Bernabucci (Angelo), Anne Benny (Maria Grazia), Antonio Balleria (Rotelli), Norman Sanny (Carlos), Giorgio Trestin, Mirella Falco, Roberto Della Casa, Luigi Petrucci, Toni Sperandeo.

Soggetto

Uscito dal carcere, l'informatore della polizia "Er Soffia" riferisce all'amico brigadiere Vasco Sacchetti che un grosso spacciatore di droga colombiano sta per offrire, pur non conoscendolo personalmente, ad Angelo l' "Americano", losco padrone di un night della capitale, l'esclusiva del suo prodotto per la zona del Lazio. Sacchetti, riuscito con uno stratagemma ad arrestare Angelo, si sostituisce a questi e si reca all'appuntamento col colombiano, Carlos, portando un miliardo in banconote false, prelevate dal magazzino della polizia. Mentre sta per incastrare e arrestare il malvivente con il suo luogotenente, l'operazione viene rovinata per colpa di due suoi colleghi. Cosicché i malviventi riescono a sottrarre la valigetta col denaro falso e fuggono; il capo di Vasco gli toglie il caso; Angelo è liberato per mancanza di prove. Mentre "Er Soffia", per punizione, viene assassinato dai colombiani, Sacchetti apprende che il miliardo falso è già spacciato a Milano, dove si reca subito in aereo. Frattanto il brigadiere milanese Silvio Caporati, che sta dando la caccia ai falsari, in una retata, arresta anche Sacchetti. Chiarito l'equivoco, Caporati è obbligato a far ripartire il collega per la capitale: Vasco riesce con uno stratagemma a non partire e giunge nella casa del luogotenente di Carlos proprio in tempo per salvare la vita di Caporati ed ottenere dal malvivente il recapito dell'amante di Carlos. Sorvegliando la casa della donna i due poliziotti assistono alla morte del malvivente per infarto: impadronitisi del cadavere, lo fanno passare per vivo, e possono così incontrare il misterioso personaggio, che è a capo dell'affare droga in Italia. Scoprono che si tratta dell'ing. Aldo Rotelli, un benefattore internazionale, lo raggiungono e stanno per arrestarlo, quando quello fugge, affidandoli ai suoi accoliti, perché li uccidano. Ma i due si salvano, e, raggiuntolo a Venezia, trovano la droga in una nave colombiana e denunciano pubblicamente Rotelli durante una cerimonia ufficiale. Dopo un inseguimento rocambolesco nella laguna, il malfattore viene arrestato, ma il questore si attribuisce tutto il merito dell'operazione, e i due brigadieri, amareggiati, decidono d'andare al casinò a giocarsi il miliardo falso.

Valutazione Pastorale

Questa commedia, a volte abbastanza divertente, racconta in chiave farsesca l'ennesima storia di droga, basandosi sulla presenza di due attori di richiamo, come Montesano e Pozzetto, il primo con una comicità saporosa e corposa, l'altro con una comicità stralunata. Montesano è piuttosto efficace mentre Pozzetto è spesso alquanto inerte. La regia di Vanzina alterna momenti briosi ad altri alquanto melensi con alcune grossolanità di linguaggio e di situazioni.

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