POKER GENERATION

Valutazione
Futile, velleitario
Tematica
Avidità, Denaro, Famiglia - genitori figli, Giovani
Genere
Drammatico
Regia
Gianluca Migotto
Durata
105'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Iris Film
Musiche
Pino Di Pietro, Roberto Baeli
Montaggio
Roberto Baeli

Orig.: Italia (2012) - Sogg. e scenegg.: Noa Palotto, Luciano Federico, Marzia De Clercq, Tiziano Cavaliere, Gianluca Migotto - Fotogr.(Scope/a colori): Andrea Rainoldi - Mus.: Pino Di Pietro, Roberto Baeli - Montagg.: Roberto Baeli - Dur.: 105' - Produz.: Fabrizio Crimi, Tiziano Cavaliere per Bros Group Holding.

Interpreti e ruoli

Andrea Montovoli (Tony), Piero Cardano (Filo), Francesca Fioretti (Anna), Claudio Castrogiovanni (Joyce), Francesco Pannofino (Rosario), Lina Sastri (Lucia), Emanuela Rossi (Brigitte), Eros Galbiati (Sandro), Naomi Assenza (Maria), Emanuela Postacchini (Samantha), Sophie Cavaliere (Sophie), Andrea Pannofino (Tony piccolo), Salvatore Barone . (Filo piccolo)

Soggetto

A Scicli, paesino siciliano, i fratelli Tony e Filo vivono in un famiglia con molti problemi: la mamma Lucia lavora dentro casa, la figlia piccola Maria è malata, il padre Rosario non lavora e anzi coinvolge i figli nelle carte. Quando sono grandi, i due, ritenendosi ormai esperti, decidono di trasferirsi a Milano, per tentare la sorte e recuperare i soldi necessari a curare la sorellina. Nella città lombarda Tony e Filo (il primo spaccone, il secondo introverso) cominciano a farsi conoscere, entrano in giri grossi, vanno incontro a successi e delusioni. Dopo molte traversie, entrambi partecipano a Malta ad un torneo mondiale, dove arrivano a disputare la finale. E sul posto arriva anche il padre, che gioisce per il successo...

Valutazione Pastorale

Alla fine resta l'interrogativo su cosa la pellicola abbia voluto dire in termini di storia e di rappresentazione. Poco, per quello che si è potuto dedurre da una vicenda raffazzonata e confusa, imperniata sulle vicende di due fratelli che vorrebbero ripetere una sorta di viaggio simile a quello di Rocco e dei suoi fratelli di viscontiana memoria. Nessun paragone risulta però possibile, se è vero che il copione naufraga in un insipido quadretto milanese pieno di personaggi sterotipati e vuoto di qualunque suggestione emotiva o caratteriale. Il torneo conclusivo a Malta sfiora il risibile, mentre molto ci sarebbe da eccepire sull'intenzione dei due di affidarsi all'azzardo del poker per salvare la sorellina malata. La regia però blocca tutto sulla linea piatta dell'inizio, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e generalmente velleitario.

Utilizzazione

Il film potrebbe essere utilizzato in programmazione ordinaria, anche se il suo modesto livello non ne incoraggia la proposta. Attenzione è comunque da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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