PRIVATE PARTS

Valutazione
Inaccettabile, Negativo
Tematica
Genere
Biografico
Regia
Betty Thomas
Durata
108'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
PRIVATE PARTS
Distribuzione
Columbia Tristar film Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Len Blum, Michael Kalesniko Tratto dal libro auto
Musiche
Van Dyke Parks
Montaggio
Peter Teschner

Sogg.: Tratto dal libro auto- biografico "Private Parts" di Howard Stern- Scenegg.: Len Blum, Michael Kalesniko - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Walt Lloyd - Mus.: Van Dyke Parks - Montagg.: Peter Teschner - Dur.: 108' - Produz.: Ivan Keitman

Interpreti e ruoli

Howard Stern (sé stesso), Robin Quivers (sé stessa), Mary Mc Cormack (Alison Stern), Richard Portnow (Ben Stern), Kelly Bishop (Ray Stern), Reni Santoni (Vin Vallesca), Melanie Good (Brittany), Fred Norris, Jackie Martling, Gary Dell'Abate, Paul Giamatti, Bobby Boriello, Michael Maccarone, Matthew Friedman, Carol Alt

Soggetto

Sull'aereo Howard Stern attacca discorso con Gloria, la ragazza che gli siede accanto e le fa il racconto della propria vita. L'infanzia, l'adolescenza, il college, l'incontro con Allison, gli inizi dell'attività nelle radio locali. Poi, a partire dal 1977, si succedono le tappe di una carriera che porta Stern a parlare dai microfoni di stazioni radio sempre più importanti, fino alla NBC di New York nel 1982. Il tratto caratteristico delle sue trasmissioni è quello della provocazione, quasi sempre legata ad espressioni verbali riguardanti il sesso o a situazioni erotiche. Come in precedenza, anche a New York si verificano accesi contrasti con il direttore, ma poi l'ascolto sale, e lui diventa il numero uno. Nel luglio 1985 parla a Central Patk ad una folla esultante, che ne decreta il definitivo successo. Il viaggio è finito. All'aeroporto ad attendere Stern c'è la moglie Allison con i tre figli piccoli. Passa Gloria, Stern la ferma e le chiede se vuole vivere una storia a tre con loro due. Poi spera di convincere la moglie ad un rapporto a due con Gloria. La provocazione continua.

Valutazione Pastorale

il protagonista è autentico e interpreta se stesso, traendo i fatti narrati dall'autobiografia scritta pochi anni fa. Ancora oggi quello di Howard Stern è il numero uno dei talk-show radiofonici diffusi sull'intero territorio degli Stati Uniti, con oltre 18 milioni di ascoltatori. Certamente la storia diventa anche l'occasione per rivedere l'evoluzione dei programmi radiofonici in America nel periodo 1970-1985. Ma c'è ben poco di più. Anzi ci sono solo cattivissimo gusto, volgarità ed un esibizionismo ostentato, gratuito, spesso offensivo. Non è un successo che può rendere contenti quello nato dallo stuzzicare le prurigini dell'ascoltatore o dal violentare chi si aspetta altro. Ripetendo sempre la stessa si tuazione che è ormai chiara dopo pochi minuti, il film scade nella banalità e nella noia, facendo risaltare modelli di vita solo negativi e vincenti. Dal punto di vista pastorale è da valutare come inaccettabile. Utilizzazione: il film è da escludere dalla programmazione ordinaria. Potrebbe essere usato, in occasioni mirate, per studiare il linguaggio della comunicazione nelle sue varianti anche deteriori. Ma ci vogliono opportuna attenzione e supporti adeguati per una riflessione di tipo 'tecnico' e non 'di contenuto'.

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