QUALCHE GIORNO CON ME

Valutazione
Discutibile, Ambiguità
Tematica
Psicologia
Genere
Commedia
Regia
Claude Sautet
Durata
130'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
QUELQUES JOURS AVEC MOI
Distribuzione
B.M. Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Claude Sauter, Jaques Fieschi, Jerome Tonnerre dal romanzo di Jean Francois Joselin
Musiche
Philipe Sarde
Montaggio
Jaqueline Thiedot

Sogg.: dal romanzo di Jean Francois Joselin - Scenegg.: Claude Sauter, Jaques Fieschi, Jerome Tonnerre - Fotogr.: (panoramica/a colori) Jean Paul Meurisse - Mus.: Philipe Sarde - Montagg.: Jaqueline Thiedot - Dur.: 130' - Produz.: Sarafilm, Cinea Film A/2, Sofica Sofinergie, Sofica Creation

Interpreti e ruoli

Daniel Auteul (Martial), Sandrine Bonnaire (Francine), Jean-Pierre Marielle (Signor Fonfrin ), Dominique Lavanant (Signora Fonfrin), Vincent Lindol (Fernand), Therese Liotard, Gerard Ismael, Tania Lopert, Philipe Laude, Danielle Darrieux

Soggetto

Martial, dimesso da una clinica psichiatrica, torna a casa a Parigi dove l'attendono la madre che con l'aiuto del socio-amante George ha diretto la redditizia azienda familiare e la moglie Lucy che gli è da tempo infedele e lo tradisce con Paul che pure lavora nella ditta. Martial sembra intenzionato a riprendere i suoi affari: viene incaricato di visitare alcune città di provincia dove le filiali della sua azienda non danno i profitti che dovrebbero. L'uomo si reca per primo a Limoges dove il gestore del grande magazzino di sua proprietà, il sig. Fonfrin, l'accoglie con malcelata freddezza: lo stesso dicasi per sua moglie che tuttavia finge simpatia per lui. Per circostanze curiose Martial si ritrova a cena dai due coniugi e qui conosce gli amici della coppia: un prefetto con la moglie poco portata per la vita di società; Regine sorella della padrona di casa con l'amante commissario e la servetta di casa Francine. Martial che ha scoperto grossi ammanchi nei libri contabili di Fonfrin, decide di stabilirsi nella città, di affittarsi un appartamento e di viverci con Francine di cui si è innamorato. Inizia a fare spese per la giovane, conosce i suoi amici e il suo ragazzo Fernand per il quale trova un posto nel magazzino gestito da Fonfrin. Tutto procede al meglio; Martial ha acquistato nuove energie; Francine lo asseconda sempre. Sembra che i due si amino davvero e Fernand accetta la cosa di buon grado. A Parigi però la madre di Martial è preoccupata: si finge malata grave e fa richiamare il figlio al suo capezzale. Questi abbandona Francine con un biglietto e ritorna a casa cambiato totalmente: caccia l'amante-socio della madre che è un impostore, chiede il divorzio dalla moglie Lucy e cede le sue azioni agli altri soci e per lui tiene solo il magazzino di Limoges. Infine torna nella cittadina ma ad attenderlo non c'è Francine: lei indignata per la sua partenza improvvisa si è messa con Rocky un malavitoso e adesso lavora con lui in un bar. Martial la implora di tomare con lui ma la ragazza non vuole poichè Rocky la minaccia e poi non si fida più del ricco parigino. Martial allora piomba in un profondo stato di depressione e non vuole vedere più nessuno. Gli amici di Francine, la sorella di questa Georgene, Regine, Fernand, gli stessi Fonfrin sono in ansia per lui: Francine è incerta. Ma una sera nel locale di Rocky si ritrovano tutti: Fernand che non ha accettato che la ragazza si sia messa con Rocky, si reca nel bar e nel retrobottega accoltella Rocky. Martial che aveva intuito la reazione si precipita sul posto, afferra il coltello di Fernand e fa scappare il disgraziato: si prenderà lui la colpa dell'omicidio. Così lo trovano gli amici e la stessa Francine che ha capito che il vero colpevole è Fernand. Martial accetta di buon grado di essere internato nell'ospedale psichiatrico, a consolarlo ci saranno le sporadiche visite di Francine.

Valutazione Pastorale

è un film che è una denuncia graffiante ed efficace di un certo tipo di società, piena di humor e di intelligente ironia contro l'ipocrisia e il formalismo della borghesia sia di città che di provincia. Colui che è ritenuto pazzo è invece l'unico savio che vede le cose nel loro giusto verso e colpisce nel segno. È interessante la metamorfosi di Martial che da sfiduciato ed apatico sfodera tutte le sue capacità manageriali e la sua perspicacia quando trova in Francine la donna che può farlo felice. Purtroppo l'abbandono della donna lo sconvolge e risveglia in lui la debolezza e l'autolesionismo di prima e la malattia mentale di nuovo lo afferra: perde l'equilibrio che sembrava aver ritrovato poichè ancora una volta nella sua vita una donna (dopo la madre e la moglie) lo ha distrutto. Successivamente il film, col ritorno a Limoges di Martial e la sua irreversibile caduta, scivola nel patetico e nel noioso, con una conclusione paradossale senza alcuna spiegazione logica plausibile. I problemi psicologici di Martial riprendono il sopravvento e la storia perde di mordente e di tensione. Si potrebbe pensare alla tesi del sacrificio del giusto che paga per tutti, che patisce ogni umiliazione per amore di una donna, che aiuta un disgraziato a trovare scampo. Tuttavia troppe situazioni non convincono e il ritmo del film appare forzato e il finale soprattutto non è convincente.

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