QUALCOSA DI NUOVO

Valutazione
Consigliabile, problematico
Tematica
Amicizia, Donna, Famiglia, Giovani
Genere
Commedia
Regia
Cristina Comencini
Durata
93'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Andrea Farri
Montaggio
Francesca Calvelli

Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Cristina Comencini, Giulia Calenda, Paola Cortellesi dall'opera teatrale "La scena" di Cristina Comencini - Fotogr.(Scope/a colori): Italo Petriccione - Mus.: Andrea Farri - Montagg.: Francesca Calvelli - Dur.: 93' - Produz.: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz per Cattleya con Rai Cinema.

Interpreti e ruoli

Paola Cortellesi (Lucia), Micaela Ramazzotti (Maria), Eduardo Valdarnini (Luca), Eleonora Danco (Flavia)

Soggetto

Lucia e Maria sono amiche di vecchia data seppure di carattere molto diverso. Lucia è delusa da un matrimonio finito male e decisa a non riprovarci; Maria al contrario vivace ed estroversa, incapace di tenere un uomo a lungo. Una sera proprio Maria conosce in un locale Luca, un ragazzo di 19 anni, bello e sensibile. Passano la notte insieme e al mattino, quando Maria è già uscita di casa, Luca, svegliatosi, incontra in casa Lucia e la scambia per la compagna della notte...

Valutazione Pastorale

All'origine c'è "La scena", testo teatrale scritto dalla Comencini e messo in scena con successo nel 2014 con protagoniste Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti. Per la scrittura del copione invece insieme alla Comencini e a Giulia Calenda, c'è Paola Cortellesi, che dice di aver accettato volentieri l'incarico della scrittura per una sfida già provata in passato ed intenzionata a ripetere. Sarebbe facile dire che le derivazione teatrale si sente fin troppo: gran parte dell'azione si svolge in interni, i personaggi di Lucia e Maria occupano quasi tutto lo spazio disponibile. Con vivacità e grande ritmo, bisogna dire. Perché tra le due donne si avvia una dialettica mista e imprevedibile fatta di cambi di umore, sorprese, e soprattutto con quella inarrestabile grazia di sanguigna voglia di stupire e di non arrendersi al prevedibile che caratterizza oggi molti atteggiamenti femminili. L'equivoco sul quale va avanti tutta la vicenda assume a poco a poco sfumature grottesche e imprevedibii, segnando anche il mutare di costumi e abitudini. Il rapporto uomo/donna si avvia ad una mutazione antropologica forse non indifferente in grado di segnare abitudini e modi di essere. Così il rapporto delle due donne con un diciannovenne acquista potenzialità di forza e di rottura degli schemi. In questa ottica la storia diventa plausibile e le varie reazioni hanno una logica giustificabile. L'impianto del film diventa dinamico e in grado di sorreggere il frequente cambio di montaggio tra realtà e finzione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto di quella commedia italiana che annota e commenta cambiamenti di costume e di abitudini.

Le altre valutazioni

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