QUARTETTO

Valutazione
Discutibile, scabrosità
Tematica
Amicizia, Donna, Famiglia - genitori figli, Lavoro
Genere
Drammatico
Regia
Salvatore Piscicelli
Durata
90'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Làntia Cinema & Audiovisivi
Musiche
non prevista dalla regola del 'dogma', se non quella presente al momento del 'girato'
Montaggio
Salvatore Piscicelli

Orig.: Italia (2001) - Sogg. e scenegg.: Salvatore Piscicelli - Fotogr.(Panoramica/a colori): Saverio Guarna - Mus.: non prevista dalla regola del 'dogma', se non quella presente al momento del 'girato' - Montagg.: Salvatore Piscicelli - Dur.: 90' - Produz.: Paola Ermini.

Interpreti e ruoli

Anna Ammirati (Eva), Beatrice Fazi (Angelica), Maddalena Maggi (Francesca), Raffaella Ponzo (Irma), Valeria Cavalli (Sofia), Francesco Venditti (Guido), Leonardo De Carmine (Roberto), Armando De Razza (Aldo), Ida Di Benedetto (Elena), Roberto Herlitzka (Paolo), Susanna Marcomeni (Adele)

Soggetto

Ad una festa per il capodanno 2001, Angelica mette in atto un tentativo di suicidio un po' teatrale, tagliandosi le vene nella vasca da bagno. Nelle settimane successive, Angelica intreccia la propria vita con quelle di altre tre amiche, sue coetanee. Irma, 25 anni, vive da sola, laureata in antropologia, ha l'occasione di lavorare in una soap-opera, ma ha anche ricevuto una proposta di lavoro dal Brasile. Un giorno la madre le scrive, per dirle che il padre, mai individuato, invece esiste, ha 60 anni, insegna all'università di Torino. Irma è amica di Francesca, che vive tra Milano e Roma. Quando le rivela di essere innamorata di lei, Irma accoglie Francesca a casa e le due ragazze vivono insieme. Francesca è attrice, orfana dall'età di 16 anni, e adottata da Aldo, già amico del padre, suo agente e amante. Eva, 23 anni, é arrivata a Roma per fare l'attrice. Tra feste e droga, ha un rapporto turbolento con il coetaneo Guido. Sofia, madre di Eva, arriva a Roma stressata in seguito alla separazione dal marito. Si stabilisce a casa di Eva, è ancora molto attraente, e finisce che Guido si innamora di lei, che Eva, tornando a casa, li scopre insieme e reagisce mettendo la mamma alla porta. Ecco ancora Angelica, che con i guadagni del lavoro in televisione, si è comprata un piccolo appartamento. Invece che l'attrice, Angelica vuole fare la regista e con la macchina a mano va in giro a fare domande alle sue tre amiche. Saputo della malattia della mamma Elena, Angelica la assiste nella operazione e la segue con affetto. Quando però è a casa con Eva, che si allontana un attimo, Angelica piazza la telecamera al centro della stanza, quindi sale sulla finestra e si lascia cadere.

Valutazione Pastorale

"Quartetto" -dice Salvatore Piscicelli- é nato fin dall'inizio per essere realizzato secondo le regole di Dogma '95 (macchina a mano, ambientazioni reali, illuminazione naturale, suono in presa diretta, niente effetti, niente musica se non di fonte...), utilizzando piccole telecamere in formato DV e trasferendo successivamente l'immagine digitale su negativo 35 mm (...) Non si tratta di fare 'cinema-verità': "Quartetto" è un film di genere, che lavora con le emozioni: un mix di commedia e melodramma, che recupera un approccio al cinema più sperimentale, più aperto attraverso una scelta di leggerezza e di semplicità". Dichiarazioni utili per una visione meno distratta di una storia che sicuramente non è di facile fruizione. Il linguaggio narrativo é insieme ostico ma assai efficace, anzi funzionale alla rappresentazione di vicende disordinate e confuse. Le quattro amiche rappresentano, con la loro ansiosa ricerca di un equilibrio, i prototipi di un fascia giovanile contemporanea indecisa e piena di ansia. Certo qualche compiacimento, qualche facile rifugio in astratte e fumose motivazioni sociologiche non manca, ma nell'insieme sembra di cogliere, anche attraverso lo stile adottato, un'idea di difficoltà vera, di dolore sincero nel ritratto di quattro ragazze che sembrano alla deriva ma vogliono risollevarsi. Il film quindi, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, evidenziando anche alcune scabrosità che punteggiano il racconto. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si segnala per proiezioni mirate, nell'ambito della tematica 'cinema/giovani', e per esaminare il rapporto tra la scelta formale e il modo di svolgere l'argomento. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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