QUEL MOSTRO DI SUOCERA

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Famiglia - genitori figli
Genere
Commedia
Regia
Robert Luketic
Durata
101'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Monster -in -law
Distribuzione
Eagle Pictures
Musiche
David Newman
Montaggio
Scott Hill, Kevin Tent

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Anya Kochoff - Fotogr.(Scope/a colori): Russell Carpenter - Mus.: David Newman - Montagg.: Scott Hill, Kevin Tent - Dur.: 101' - Produz.: Chris Bender, J.C.Spink, Paula Weinstein.

Interpreti e ruoli

Jennifer Lopez (Charlotte 'Charlie' Cantilini), Jane Fonda (Viola Fields), Michael Vartan (Kevin Fields), Wanda Sykes (Ruby), Adam Scott (Remy), Annie Parisse (Morgan), Monet Mazur (Fiona), Will Arnett (Kitt), Elaine Stritch (Gertrude), John Aylward (sacerdote), Monica Guiza . (damigella d'onore)

Soggetto

Lei é Charlotte, detta Charlie. Lui é Kevin, medico. Si incontrano, si innamorano, decidono di sposarsi. E così arriva il giorno in cui Kevin porta Charlie a conoscere la mamma Viola. E allora le cose prendono un'altra piega. Viola, ex conduttrice tv appena licenziata, é abituata ad un tipo di vita che non riesca ad immaginare in Charlie. Il terrore che il suo unico, adorato figlio cada nelle grinfie di una di livello sociale inferiore la terrorizza e la induce a mettere in atto sottili strategie per costringerla a lasciare quella casa. Naturalmente Charlie non è per niente disposta a farsi allontanare e così, dopo aver un po' subito, parte al contrattacco e risponde colpo su colpo. Seguono disperazione, svenimenti, finte e vere malattie, ma Viola non può impedire che arrivi il giorno del matrimonio. E la cerimonia va avanti anche grazie all'arrivo dell'anziana Getrude, suocera di Viola, che inchioda la donna alle sue responsabilità. E quando Charlie lancia il bouquet, a raccoglierlo è proprio la stessa Viola.

Valutazione Pastorale

Il ritorno al cinema di Jane Fonda dopo ben 15 anni (da "Lettere d'amore" di Martin Ritt, 1990) avviene all'insegna di quei meccanismi da commedia scatenata degni delle migliori stagioni hollywoodiane. In primo piano c'é, naturalmente, la guerra tra donne, a conferma di quel matriarcato che esercita un rolo così premimente nella società americana. Messo ben presto a tacere il fidanzato e futuro marito, il proscenio è tutto per le due attrici/dive con un contorno dove pero si conquistano spazi precisi anche Ruby, segretaria di Viola, e Gertrude, suocera della suocera. Il meccanismo in questi casi prevede che, partendo da situazioni non prive certo di riscontro nella realtà quotidiana, i toni si alzino e si finisca speso nel grottesco e nell'ironico, o nell'autoironia. Così equivoci, scambi di persona e altro sono le premesse per un dialogo ad alta tensione di paragoni e battute piccanti, di rinfacciamenti e di sottile voglia di tenerezza in agguato verso il finale.Tutto bene, quasi tutto divertente e simpatico. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film può esere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto come spettacolo leggero e passatempo di rapida fruizione.

Le altre valutazioni

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