QUELLO CHE SO SULL’AMORE

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Famiglia - genitori figli, Lavoro, Matrimonio - coppia, Sport
Genere
Commedia
Regia
Gabriele Muccino
Durata
100'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Italia, Stati Uniti
Titolo Originale
Playing the Field
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Andrea Guerra
Montaggio
Padraik McKinley

Orig.: Italia/Stati Uniti (2012) - Sogg. e scenegg.: Robbie Fox - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Menzies jr - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Padraik McKinley - Dur.: 100' - Produz.: Kevin McKinley, Jonathan Mostow, Alan Siegel, Heidi Jo Markel, John Thompson, Ed Cathell III, Andrea Leone, Raffaella Leone.

Interpreti e ruoli

Gerard Butler (George), Jessica Biel (Stacie), Dennis Quaid (Carl King), Uma Thurman (Patti King), Catherine Zeta-Jones (Denise), Judy Greer . (Barb), James Tupper (Matt), Noah Lomax . (Lewis)

Soggetto

Negli anni del successo, il campione scozzese di calcio George Dryer ha tradito la moglie Stacie, pur amandola, e ha finito per perdere sia lei che il figlio Lewis di 6 anni. Divorziato, dopo aver cercato invano fortuna in Canada, è tornato a vivere in provincia per stare vicino al figlio e cercare un lavoro come commentatore sportivo. Mentre la ex moglie è in procinto di risposarsi, George comincia ad accompagnare Lewis agli allenamenti della squadra di calcio e qui, vista l'impreparazione del coach, decide di prenderne il posto. Ottiene subito grande consenso da parte dei piccoli allievi, ma ben presto anche le mamme di alcuni di loro lo avvicinano per conoscerlo meglio. In particolare Denise, ex cronista televisiva, lo aiuta a fare provini e a concretizzare un'occasione di lavoro. Queste donne vorrebbero avviare con l'uomo storie, alle quali George oppone netti e decisi rifiuti. Il suo obiettivo resta la riconquista di Stacie e il ritorno ad una vita comune con lei e Lewis. Trascorrono altri equivoci e incomprensioni, prima che la donna capisca di non aver mai smesso di amarlo, e che George dichiari di voler cominciare una nuova vita con la famiglia.

Valutazione Pastorale

Cominciata nel 2006 con "La ricerca della felicità" e proseguita con "Sette anime" (2009), la carriera americana di Gabriele Muccino affronta la prima prova senza il supporto di Will Smith, un nome garanzia per gli studios hollywoodiani. Il paradosso è che, per un 'divo' che esce, ne entrano almeno cinque (Jessica Biel, Gerard Butler, Dennis Quaid, Uma Thurman, Catherine Zeta Jones), ma il risultato non migliora in proporzione. Modificato nel finale per intervento dei produttori (Muccino ha dovuto girare di nuovo), il copione si muove con dolce prepotenza lungo la strada che comincia da situazioni difficili e tristi, attraversa sbalzi emotivi tra delusioni e speranze, corre spedito verso un finale esemplare ricco di affetti riconquistati. Alle prese con snodi narrativi spiccatamente americani (unico elemento estraneo: il calcio), il regista italiano prova a fare il Frank Capra (per la serie: quante difficoltà ma la vita è meravigliosa) e bisogna dire che, fatte le debite proporzioni, ci riesce. Punteggiata da lacrime, commozione, accenti da melodramma, la storia è tuttavia bella, costruttiva, forse poco realistica ma recepibile come favola e invito a non perdere di vista di valori che contano. Film dunque positivo che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come proposta di spettacolo ben realizzato e di imediata fruizione.

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