QUORE

Valutazione
ambiguo, Discutibile, dibattiti*
Tematica
Aborto, Donna, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Federica Pontremoli
Durata
81'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione
Musiche
Gianluca Podio
Montaggio
Mauro Bonanni

Orig.: Italia (2001) - Sogg. e scenegg.: Federica Pontremoli - Fotogr.(Panoramica/a colori): Luca Coassin - Mus.: Gianluca Podio - Montagg.: Mauro Bonanni - Dur.: 81' - Produz.: Laurentina Guidotti e Francesco Ranieri Martinotti per Iter Film.

Interpreti e ruoli

Michela Noonan (Paola), Carla Signoris (Silvia), Gigio Alberti (Filippo Dossi), Mariella Valentini (Sofia Dossi), Silvia Ferreri (Lucia), Ugo Dighiero (il ginecologo), Remo Remotti (il padre di Filippo)

Soggetto

Paola, ventiduenne di oggi, racconta alla m.d.p. quello che le é successo nell'ultimo periodo, e aggiunge: "La mia vita è cambiata per un cervo". In flash-back ecco Paola, incinta in seguito ad una avventura momentanea con un uomo sposato, che torna a casa dopo la tournée con il complesso musicale in cui suona il contrabbasso. La mamma Silvia la esorta a non avere timori, se vuole andare a vivere da sola. Mentre Paola legge la guida alla maternità, i coniugi Filippo e Sofia Dossi sono di ritorno dalla Slovenia dove hanno preso in adozione il piccolo Peter. In autogrill sull'autostrada Paola chiama Filippo, che è l'uomo del rapporto estemporaneo, Sofia ascolta e, infuriata, dice che chiederà il divorzio. Al gruppo musicale viene offerta una tournée all'estero. Paola cerca il momento per dire tutto alla madre, ma invece succede il contrario: un pomeriggio é Silvia a dire alla figlia di essere incinta con il suo nuovo compagno. Paola allora chiama Stefano, il manager, e dice che accetta di andare in tournée. Dopo molte insistenze da parte di Filippo, i coniugi Dossi si riconciliano. Paola decide di abortire, e poi parte per la tournée. Tra una tappa e l'altra, pensa di tornare per il matrimonio della madre. Fa l'autostop e a farla salire sono Filippo e Sofia che hanno con loro Peter. Dietro una curva la macchina finisce fuori strada a causa della presenza di un cervo. Filippo e Sofia muoiono, Paola e Peter si salvano. Finita la tournée, Paola si sposa con Stefano, il manager da sempre innamorato di lei, e intanto tengono come figlio adottivo Peter.

Valutazione Pastorale

Girato da una donna, raccontato da una donna. Si può ben dire che la sensibilità femminile sia il tratto di maggiore evidenza del copione, il suo filo conduttore. Una ragazza di poco più di venti anni resta incinta e non sa come comportarsi. Il discorso che Paola fa sul bisogno di relazioni occupa gran parte della storia: le domande che la protagonista si pone sono tante e tutte importanti, le risposte non arrivano, e la parola rimane strozzata in gola quando la mamma la anticipa sullo stesso terreno. Il ginecologo ora angelo custode ora cinico notaio del pro e dei contro dell'aborto e la donnina anziana/dio che decide i casi umani rappresentano altrettanti momenti dello spaesamento, della mancanza di comunicazione. Paola diventa così il prototipo di una generazione di ragazze, nate e cresciute nel trionfo dei mass-media eppure incapaci di aprirsi all'altro, imitate male e scavalcate peggio da genitori che vogliono fare gli eterni ragazzini. A lungo meditato e infine messo in atto come gesto di dolorosa decisione individuale priva di conforti, l'aborto non è dato come una 'soluzione' ma anzi come quella che lascia più insoddisfatti. Il ritratto descritto ha dunque momenti di aderenza nei confronti dello smarrimento di certa fascia giovanile italiana odierna. Va aggiunto però che l'importanza dei temi affrontati non trova riscontro in adeguate forme narrative. L'esordiente regista non approfondisce a sufficienza, dimostra una certa immaturità espressiva che si esplica in momenti di sbrigativa rappresentazione. Ci vuole mano più salda, che forse solo l'esperienza può far acquisire. Tra situazioni colte dal vero ed altre adagiate su un facile fatalismo, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, perchè in fondo è ambiguo e tuttavia adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: più che per la programmazione ordinaria, l'utilizzazione é da prevedere per situazioni mirate, dove sia possibile in modo maturo cogliere gli spunti adatti a riflettere sulle situazioni delle ragazze-madri, del rapporto genitori/figli, del matrimonio.

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