RAY

Valutazione
Accettabile, realistico**
Tematica
Bambini, Disabilità, Droga, Famiglia - genitori figli, Musica, Razzismo
Genere
Biografico
Regia
Taylor Hackford
Durata
155'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Ray
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
James L. White Taylor Hackford, James L. White
Musiche
Craig Armstrong
Montaggio
Paul Hirsch

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: Taylor Hackford, James L. White - Scenegg.: James L. White - Fotogr.(Normale/a colori): Pawel Edelman - Mus.: Craig Armstrong - Montagg.: Paul Hirsch - Dur.: 155' - Produz.: Taylor Hackford, Stuart Benjamin, Howard Baldwin, Karen Baldwin.

Interpreti e ruoli

Jamie Foxx (Ray Charles), Kerry Washington . (Della Bea Robinson), Clifton Powell (Jeff Brown), Harry Lennix (Joe Adams), Terrence Dashon Howard (Gossie McKee), Larenz Tate (Quincy Jones), Aunjanue Ellis (Mary Ann Fisher), Regina King (Margie Hendricks), Sharon Warren (Aretha Robinson), Richard Schiff (Jerry Wexler), Curtis Armstrong (Ahmet Ertegunas), Bokeem Woodbine (David 'Fathead' Newman)

Soggetto

Nel marzo 1948 il giovane Ray, 18 anni e già cieco, arriva in pullma dalla natia Albany, in Georgia, a Seattle. Comincia a farsi notare come pianista e crooner dalla voce suadente, nello stile di Nat King Cole e Charles Brown. In città ottiene ben presto un buon successo, firma un contratto con una etichetta, incide nel 1949 il suo primo 'singolo' e comincia poco dopo la sua prima tournée. All'inizio degli anni '50 passa all'Atlantic Records, assume il nome definitivo di Ray Charles, combina la spiritualità del gospel con il blues e diventa famosissimo e richiesto ovunque. Mentre cresce la sua carriera, si dipana anche la vita personale, turbolenta e segnata dal ricordo dell'infanzia, quando una sua disattenzione causò la morte del fratellino, e dall'incombere della cecità come conseguenza di una malattia. Da adulto Ray ha rapporti con molte donne, prima e dopo il matrimonio, comincia a drogarsi, finisce in carcere per possesso di eroina nel 1965. Dopo quell'episodio però trova la forza di smettere, e di riprendere a fare concerti. Nel 1977 il governo della Georgia gli rende omaggio e dichiara la canzone "Georgia on my mind" canzone ufficiale dello Stato.

Valutazione Pastorale

Il copione finisce appunto con la festa voluta dalla Georgia per quel suo illustre cittadino, ricordando poi nei titoli di coda che Ray Charles morì il 10 giugno 2004 a 74 anni. Detto che il progetto ha avuto una gestazione lunga quindici anni e che quindi lo stesso Ray Charles vi ha preso parte, resta da aggiungere che la parabola umana e artistica di Ray si configura come la tipica storia americana dell'uomo che lotta per essere padrone del proprio destino. Un nuovo capitolo dunque da inserire nell'enciclopedia del 'sogno americano' tra luci, ombre, disperazione, volontà, fiducia, scelte da compiere. Regista esperto e smaliziato, Hackford compone un ritratto impeccabile e convincente nella ricostruzione degli ambienti, delle varie epoche, della 'costruzione' di uno stile musicale. A dare credibilità alle sofferenze di Ray e al suo ravvedimento finale provvede l'interpretazione di Jamie Foxx, aderente fino a sfiorare il vero. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e soprattutto realistico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare nell'ambito di quel cinema che affronta i cosiddetti 'biopic'. Qualche attenzione per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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