RITORNO AL FUTURO PARTE III **

Valutazione
Accettabile, Brillante
Tematica
Film per ragazzi
Genere
Fantastico
Regia
Robert Zemeckis
Durata
118'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BACK TO THE FUTUR PART III
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Bob Gale Robert Zemeckis, Bob Gale
Musiche
Alan Silvestri
Montaggio
Arthur Schmidt, Harry Keramidas

Sogg.: Robert Zemeckis, Bob Gale - Scenegg.: Bob Gale - Fotogr.: (normale/a colori) Dean Cundey - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Arthur Schmidt, Harry Keramidas - Dur.: 118' - Produz.: Bob Gale, Neil Canton

Interpreti e ruoli

Michael J.Fox (Marty Mc. Fly), Christopher Lloyd (Emmett Brown), Mary Steenburgen (Clara Clayton), Tomas F. Wilson (Buford "Mad Dog" Tannen), Lea Thompson, Elisabeth Shue, Man Clark

Soggetto

nel 1955, un estroso scienziato, Emmett Brown, detto Doc, e Marty Mc Fly, un suo giovane amico, mentre sono intenti al recupero della "DELOREAN", la prestigiosa "macchina del tempo", scoprono una tomba sulla cui lapide è ricordata l'uccisione di Emmett Brown avvenuta il 7 settembre del 1885 a Hill Valley. Per evitare la morte di Doc, Marty decide di viaggiare indietro nel tempo: giunge pertanto a Hill Valley il 2 settembre 1885 e scopre che Emmett Brown, un bizzarro maniscalco-scienziato del luogo, non solo si è attirato le ire del fuorilegge Buford "Mad Dog" Tannen, ma si è anche innamorato dell'affascinante maestra Clara Clayton Assunto il nome di Clint Eastwood, un temibile pistolero, Marty dopo aver affrontato Mad Dog ed i suoi accoliti riesce ad evitare la morte di Doc. Ora necessita ritornare nel futuro: poichè la "DELOREAN" non è in grado di ripartire, Doc progetta di sospingerla a velocità vertiginosa con un locomotore lungo una linea ferrata. Dopo numerose peripezie e con l'aiuto di Doc e di Clara, Marty riesce a ritornare indenne nel futuro.

Valutazione Pastorale

"Ritorno al futuro ter" smentisce il luogo comune dell'impossibilità di realizzare il tris decente di un film di grande successo: "Ritorno al futuro II" aveva infatti alquanto deluso, dopo l'originalissimo "Ritorno al futuro I". Questo film conclude, molto felicemente la trilogia dei ritorni, facendo ritrovare al regista la "verve" iniziale, e confermando professionalità e inventiva. L'idea di riportare sullo schermo il western in un contesto fantastico è stata delle più stimolanti: rivedere le galoppate polverose nelle praterie, le locomotive sbuffanti e sferraglianti, l'eroe di turno a cavallo alla rincorsa del treno, gli spari e le zuffe pittoresche in contrasto con le prime realizzazioni di una scienza già proiettata nel futuro, e, non ultima, la "gran bontà dei cavalieri antiqui", capace di coniugare candidamente ferocia e umanità, ha reso arguto e godibile il film oltre ogni previsione. Interessante e accurata la ricostruzione d'ambiente: luoghi, personaggi, costumi, usanze. È notevole il messaggio che scaturisce dal film in modo indiretto e scevro da velleità moraleggianti e predicatorie: la non violenza, il pacifismo, la rivalutazione dei sentimenti, soprattutto il rifiuto del fatalismo.

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