ROBIN HOOD PRINCIPE DEI LADRI

Valutazione
Discutibile, Crudezze
Tematica
Genere
Avventuroso
Regia
Kevin Reynolds
Durata
143'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
ROBIN HOOD: PRINCE OF THIEVES
Distribuzione
Artisti Associati International
Soggetto e Sceneggiatura
Pen Densham, John Watson Pen Densham
Musiche
Michael Kamen
Montaggio
Peter Boyle

Sogg.: Pen Densham - Scenegg.: Pen Densham, John Watson - Fotogr.: (normale/a colori) Doug Milsome - Mus.: Michael Kamen - Montagg.: Peter Boyle - Dur.: 143' - Produz.: John Watson, Pen Densham, Richard B. Lewis

Interpreti e ruoli

Kevin Costner (Robin Hood/Robin De Lockley), Morgan Freeman (Azeem), Mary Elizabeth Mastrantonio (Marian), Christian Slater (Will Scarlett), Geraldine Mc Ewan (Mortianna), Alan Rickman (Sceriffo di Nottingham), Michael Mc Shane, Brian Blessed, Michael Wincott, Nick Brimble, Sean Connery

Soggetto

Ritornato in Gran Bretagna con il nero saraceno Azeem dopo una rocambolesca fuga dalla prigione nella quale era stato rinchiuso a seguito della sua cattura avvenuta durante una sfortunata crociata contro gli infedeli il nobile Robin de Lockley scopre che il Paese, in assenza di re Riccardo, è costretto a subire le angherie dei normanni tra i quali si distingue per ferocia il perfido e superstizioso sceriffo di Nottingham. Disperato per la morte del padre assassinato da questi, De Lockley, dopo aver incontrato Lady Marian, cugina del re, per manifestarle la sua intenzione di difendere gli oppressi, trasferitosi nella foresta di Sherwood e assunto il nome di Robin Hood, addestra alla guerriglia una comunità di derelitti per combattere i normanni con l'aiuto di Azeem, del sagace Will Scarlett e del rude Little John. Eliminati i ribaldi con astuzia e temerità, Robin impedisce lo stupro di Marian da parte dello sceriffo di Nottingham uccidendolo in un duello mentre Azeem elimina la perfida Mortianna, strega-consigliera del malvagio. Liberato il paese e alla presenza del redivivo re Riccardo finalmente Robin può sposare l'amata lady Marian.

Valutazione Pastorale

Un film spettacolare che si avvale di un consistente impiego di comparse, di cupi interni gotici e di tenebrose foreste. Il regista, malgrado intenda evidenziare i buoni sentimenti che animano il mitico eroe, non evita vistose concessioni al macabro ed allo scabroso con evidenti facilonerie narrative, soprattutto nel secondo tempo dove affiora la noia. La leggenda di Robin Hood non può certo destare nuove curiosità, se non nell'interrogarsi sul come verrà realizzata nell'ennesima versione cinematografica. L'inserimento dell'inizio in Gerusalemme, e la trovata ecumenico-extracomunitaria dell'amico musulmano di Robin non destano certo l'entusiasmo, così come le orripilanti pratiche divinatorie della pestifera Mortianna, che sembra uscita dal copione del Macbeth. Uno spettacolo molto fracassone, con un Robin Hood appesantito e non troppo credibile ed una Marian piuttosto scialba. Risibile poi, oltre che di pessimo gusto la sequenza in cui Nottingham, fresco sposo, cerca di "conoscere" la riluttante Marian sotto gli occhi dell'Arcivescovo.

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