Roma

Valutazione
Consigliabile, poetico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Politica-Società
Genere
Biografico - Drammatico
Regia
Alfonso Cuarón
Durata
135'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Messico
Titolo Originale
Roma
Distribuzione
Netflix
Soggetto e Sceneggiatura
Alfonso Cuarón
Fotografia
Alfonso Cuarón
Musiche
Steven Price
Montaggio
Alfonso Cuarón

Prod.: Nicolás Celis, Alfonso Cuarón, Gabriela Rodriguez con Netflix

Interpreti e ruoli

Yalitza Aparicio (Cleo), Marina de Tavira (Sofia), Daniela Demesa (Sofi), Jorge Antonio Guerrero (Fermín)

Soggetto

La narrazione segue le vicende della domestica Cleo (Yalitza Aparicio), a servizio di una famiglia borghese del quartiere Roma, a Città del Messico. Cleo è una presenza premurosa e costante nelle dinamiche familiari, della coppia di coniugi e dei quattro figli, tra cui si scorge lo sguardo dell’allora giovanissimo Alfonso Cuarón…

Valutazione Pastorale

Va detto subito che il film ha avuto il premio SIGNIS alla Mostra di Venezia 2018 con la seguente motivazione: “Con uno stile allo stesso tempo classico e innovativo e un uso sapiente del bianco e nero, il regista Cuarón costruisce un suggestivo e poetico racconto sul Messico degli anni Settanta. Se a livello generale, l’opera coglie le fratture di una società che va incontro a profondi cambiamenti, dal punto di vista familiare delinea la forza del ruolo della donna, capace di reagire con coraggio e solidarietà alle continue difficoltà. ‘Roma’ è una bellissima conferma sulle doti artistiche di Cuarón, regista dalla forte carica autoriale e dalla grande capacità divulgativa”. Cuaron si è fatto conoscere a livello internazionale con “Y Tu Mamá También” (2001), passando poi alla regia del terzo Harry Potter cinematografico (“Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, 2004) e imponendosi a livello mondiale con il visionario “Gravity” (2013), vincitore di 7 premi Oscar. Possiamo definire “Roma” un film sorprendente, un racconto drammatico con pennellate autobiografiche sul Messico di inizio anni Settanta. Il film si avvale di una fotografia in bianco e nero molto espressiva e non ha timore di servirsi di dinamiche produttive attuali, quale la collaborazione con Netflix. La figura di Cleo si rivela determinante per mantenere saldo l’equilibrio familiare, scosso nel corso della narrazione dall’abbandono della figura paterna. Cleo diventa l’immagine della vita che si riscatta, che si rigenera nonostante le difficoltà (si veda il salvataggio in mare). Va ricordato poi il riferimento del regista alle tensioni sociali del Messico del periodo. Dal punto di vista pastorale, il film è da segnalare come consigliabile, poetico e adatto per dibattiti sui temi della famiglia.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte altre occasioni come spettacolo di alta qualità figurativa e per avviare una riflessione sulla famiglia e sulle su numerose dinamiche.

Le altre valutazioni

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