SAINT TROPEZ SAINT TROPEZ

Valutazione
Inaccettabile, Squallido
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Castellano, Pipolo
Durata
104'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
SAINT TROPEZ SAINT TROPEZ
Distribuzione
Artisti Associati
Soggetto e Sceneggiatura
Castellano, Pipolo, Marco Elia, Carla Ercolino, Doriana Leondeff
Musiche
Bruno Zambrini
Montaggio
Antonio Siciliano

Sogg. e Scenegg.: Castellano, Pipolo, Marco Elia, Carla Ercolino, Doriana Leondeff - Fotogr.: (panoramica/a colori) Sandro Grossi - Mus.: Bruno Zambrini - Montagg.: Antonio Siciliano - Dur.: 104' - Produz.: Eurocapital '91, I.S. Imaginis Service, Lanterna Editrice

Interpreti e ruoli

Alba Parietti (Misery), Debora Caprioglio (Eleonora), Jerry Calà (Carlo Rebonato), Maurizio Micheli (Pier Luigino), Serena Grandi, Fabrizio Bracconeri, Rosanna Banfi, Giuseppe Pianviti, Aldo Bergamaschi, Matteo Ripaldi, Stephane Ferrara, Demetra Hampton

Soggetto

il timido Pier Luigino, innamorato inutilmente della bella cugina Eleonora, è ospite sul suo panfilo, ed è disposto a tutto per lei, anche a scritturare per una notte uno spogliarellista, Marco, del quale la donna si è invaghita. Ma il giovane è fedele alla sua fidanzata Emilia, che cerca disperatamente i soldi per sposarlo e comprare una casa: costoro riusciranno ad ottenere molti milioni, ricorrendo ad uno stratagemma, facendo credere ad Eleonora che Marco passerà la notte con lei entrambi bendati, è Pier Luigino che si troverà insieme alla cugina nel movimentato incontro, ed eccitandosi veramente i due finiranno col fare l'amore soddisfatti. Frattanto sono arrivati a Saint Tropez due sposi, che intendono festeggiare il loro decimo anniversario di matrimonio, ripetendo tutto ciò che fecero nella luna di miele. Ma una serie di contrarietà li delude, finché, per oltraggio al pudore, avendo fatto il bagno nudi, finiscono in prigione, e qui finalmente potranno riuscire ad avere un ardente rapporto amoroso, a brindare e ad avere la torta, con l'aiuto dei comprensivi poliziotti. Contemporaneamente una bella killer, Misery, mandata dalla mafia per uccidere un importante personaggio, avendo saputo che il suo vicino di stanza, il gio-vane Biagio, è deciso ad uccidersi per un amore infelice, gettandosi dal-la finestra proprio nell'ora in cui lei dovrebbe commettere l'omicidio, do-po molti vani tentativi di eliminare personalmente il giovanotto per non farsi intralciare i suoi piani, finisce col far innamorare Biagio di sé e lo ricambia felice, partendo con lui verso il Polo, per salvarsi dalla vendetta della mafia. Infine, il pianista Carlo Rebonato, che vuole impedire le noz-ze della sua ex amata moglie Elisa con uno svizzero viene aiutato dallo spregiudicato figlioletto Micki, convinto che anche la madre ami anco-ra papà. Dopo un falso tentativo di suicidio, il pianista riesce a bloccare il matrimonio dell'amata, suonando una musica dedicata al suo nome, e riconquista così Elisa.

Valutazione Pastorale

si tratta della solita farsa volgare, realizzata sfruttando sempre la stessa formula, senza una trovata brillante, cosicché il tutto risulta molto deprimente. Mentre sconcerta la banalità di queste storie e la pessima recitazione degli attori, incapaci di dar vita ad uno qualunque dei personaggi loro affidati, si può notare che particolarmente spiacevole è il linguaggio spregiudicato che viene attribuito al bambino Micki, quando parla col proprio padre di donne e di rapporti erotici. Uno spettacolo come questo è avvilente oltre che inutile e mal fatto.

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