SALVATE IL SOLDATO RYAN

Valutazione
Accettabile, Crudezze**
Tematica
Guerra
Genere
Drammatico
Regia
Steven Spielberg
Durata
167'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
SAVING PRIVATE RYAN
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Robert RodatRobert Rodat
Musiche
John Williams
Montaggio
Michael Kahn

Sogg e Scenegg.: Robert Rodat - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Janus Kaminski - Mus.: John Williams - Montagg.: Michael Kahn - Dur.: 167' - Produz.: Amblin Entertainment in associazione con Mutual Film Company Vietato ai minori di 14 anni.

Interpreti e ruoli

Tom Hanks (capitano Miller), Tom Sizemore (sergente Horwath), Edward Burns (soldato Reiben), Barry Pepper (soldato Jackson), Adam Gold- berg (soldato Mellish), Vin Diesel (soldato Caparzo), Matt Damon (soldato Ryan), Giovanni Ribisi (dottor Wade), Ted Danson (capitano Hamill), Jeremy Davies (caporale Upham), Dennis Farina (colonello Anderson)

Soggetto

E' il 6 giugno del 1944 e l'esercito americano si sta preparando a sbarcare sulla spiaggia di Omaha, in Normandia, per spezzare le ultime resistenze dei tedeschi. Mentre osserva la costa, il capitano Miller pensa che far superare ai suoi uomini questa prova sia la più grande sfida che ha dovuto affrontare nel corso di questa guerra. Quando lo sbarco, tra innumerevoli vittime, si chiude con successo, Miller riceve l'ordine di trovare il soldato Ryan che, rimasto l'ultimo dopo che è giunta la notizia della morte dei suoi tre fratelli su altri fronti di guerra, deve essere preso e rispedito a casa dalla madre. Miller sceglie un gruppo di soldati e parte per questa missione oltre le linee nemiche. Ma questi soldati ad un certo punto cominciano a farsi delle domande: perché rischiare otto vite per salvarne una sola, perché Ryan è più importante di loro? Miller deve mantenere il gruppo compatto, ma di giorno in giorno le difficoltà aumentano. Il nemico incombe e, quando si arriva agli scontri a fuoco, il gruppo paga pesanti prezzi al fatto di essere indifeso. Ryan viene infine trovato ma capisce la situazione e rifiuta di lasciare i compagni. Intanto un nuovo assalto tedesco incombe. Il gruppo si prepara alla difesa della postazione ma stavolta la forza del nemico è soverchiante. Il capitano e altri soldati muoiono. Oggi, passati oltre cinquant'anni, Ryan davanti alle tombe dei soldati, rivede quei giorni, ed è come se tutto fosse successo appena ieri.

Valutazione Pastorale

un film di guerra per parlare contro la guerra. Un film sulla realtà cruda, terribile, straziante della guerra senza finzioni o sottrazioni. Spielberg mette lo spettatore di fronte alla prova di sentirsi addosso la paura fisica degli spari e della morte incombente: questo nei trenta minuti iniziali di cinema puro. Poi altre due ore di immersione nel tunnel dello scontro bellico, nel buio dove annega la ragione e prevale la forza. Il film è un grande racconto della memoria, un flashback nei sentimenti e nelle emozioni che il tempo non ha potuto cancellare. Spielberg, pur tra alcuni stereotipi tipicamente americani, ricorda che la guerra ha un solo volto: quello della follia e dell'orrendo uccidersi reciprocamente. In un clima antieroico, si dice con toni accorati che la guerra mai si presenta come giustificabile o dal volto umano. Film di denuncia quindi, che si inserisce nel filone di nobile ispirazione civile che mette in scena la guerra per dirne contro, sulla scia di tanti altri esempi di storia del cinema. Immagini violente ma viste con l' intento di fuggirne, di non vederle mai più. Film violento, opportunamente vietato ai minori di 14 anni, escludendo adolescenti ancora fragili per la sopportazione di emozioni forti, ma da proporre invece anche per ragazzi delle scuole superiori, adeguatamente accompagnati da docenti ed educatori. Film quindi che, dal punto di vista pastorale, va valutato positivamente, ed è quindi accettabile, sia pure sottolineandone le inevitabili crudezze. Utilizzazione: per quanto detto sopra, il film è da utilizzare in programmazione ordinaria per adulti e, per ragazzi, in contesti dove sia possibile inquadrare la proiezione con supporti e riflessioni.

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