Prod.: Medusa, Levante.
Interpreti e ruoli
Leonardo Pieraccioni (Leonardo Giustini), Michela Andreozzi (Angelica), Elena Cucci (Ginora), Caterina Murino. (Benedetta), Claudia Pandolfi (Fabiola), Gabriella Pession (Elettra), Mariasole Pollio (Yolanda), Antonia Truppo . (Fioretta), Nunzia Schiano (Signora Coscia), Sergio Pierattini (Monsignore), Gianluca Guidi (Fabio)
Soggetto
Leonardo Giustini, giornalista specializzato in tecnologia e innovazione, ha avuto una vita sentimentale piuttosto movimentata. Per metterlo finalmente di fronte alle sue responsabilità, la figlia Yolanda decide un giorno di mandare via sms alle sue ex un messaggio di scuse e di invito a riprendere il rapporto interrotto. Inaspettatamente alcune di loro rispondono alla richiesta…
Valutazione Pastorale
Si tratta del titolo numero 13 scritto, diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni, a partire da "I laureati" (1995). In quel suo film d’esordio, era un giovane che mandava fin troppo alle lunghe il conseguimento della laurea e nel frattempo passava le giornate con amici come lui altrettanto svogliati e poco motivati. Insomma rimandava il momento in cui avrebbe dovuto fare delle scelte di vita. Analogamente, dopo venti tre anni, anche l’omonimo Giustini si trova ad un bivio inesorabile: entrato con successo nell’attività professionale, è rimasto invece alla porta in quella sentimentale, incapace di prendere decisioni rispetto ai rapporti con altre donne. Così, nella totale confusione affettiva, Giustini si arrende solo quando la figlia lo costringe a incontrare di nuovo alcune vecchie amicizie e a ripercorrere episodi di molto tempo prima. Col passare degli anni, l’attore Pieraccioni si identifica sempre di più con il personaggio interpretato. Non cambia il suo atteggiamento disilluso e fanciullesco nei confronti della vita, continua lo sguardo ironico e malinconico che getta sulle cose, le persone, i fatti. Sempre improntato al divertimento, sempre pronto a scherzare e a essere al di qua della serietà e della riflessione. Usando il fioretto, Pieraccioni e Giustini cedono ad una irresistibile volontà di sorridere, disponibili a cogliere il bello nascosto delle situazioni in una irresistibile comicità da sonetto. Comicità sul filo del rasoio e divertimento da raffinata sfida umoristica. Da punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell’insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come esempio di commedia di taglio ironico/ grottesco in linea con i tempi e il pubblico giovanile di oggi.