SENTI CHI PARLA

Valutazione
Discutibile, Grossolanità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Amy Heckerling
Durata
96'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
LOOK WHO'S TALKING
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Amy Heckerling
Montaggio
Debra Chiate

Sogg. e Scenegg.: Amy Heckerling - Fotogr.: (normale/a colori) Thomas Del Ruth, Curtis Petersen - Mus: David Kitay - Montagg.: Debra Chiate - Dur.: 96' - Produz.: Jonathan D. Crane

Interpreti e ruoli

John Travolta (James), Kirstie Alley George Segal (Mollie), Abe Vigoda (Albert), Olympia Dukakis, Twink Caplan, Joy Boushel, Don S. Davis, Louis Hechkerling, Brenda Crichlow

Soggetto

la trentenne Mollie, di professione consulente fiscale, ha da tempo una relazione con un cliente, Albert, il quale, nonostante sia sposato e abbia dei figli, è un gran donnaiolo, e pur promettendole sempre che lascierà la moglie per sposare lei, si guarda bene dal farlo. Quando Mollie sa di essere incinta decide di non abortire, e, avendo scoperto che Albert la tradisce con un'arredatrice, rompe ogni rapporto con lui. Sorpresa dalle doglie in strada è soccorsa dal giovane tassista James, che non solo la porta all'ospedale, ma l'assiste addirittura al parto. In seguito James si affeziona sinceramente al neonato Mikey, al quale fa spesso da baby sitter, e s'innamora di Mollie. Costei intanto, ha deciso che il suo bambino ha bisogno di un papà ed esamina perciò attentamente i suoi corteggiatori, scartandoli però uno dopo l'altro. Nonostante si senta molto attratta da James, del quale conosce sia i sentimenti per lei e per il piccolo, sia la bontà con cui si occupa del vecchio nonno, lo ritiene tuttavia troppo immaturo per fare il padre. Mikey, invece, per quanto ancora non possa parlare, ha però già le idee chiare, e perciò è bene deciso a voler James per papà. Quando il bambino ha circa un anno, si ripresenta Albert, con la scusa della consulenza fiscale; egli vive ormai da solo, e vorrebbe riallacciare con Mollie, e perciò le chiede di vedere quel figlio, del quale finora non si è mai curato. Con grande gelosia di James, Mollie acconsente a portargli il piccolo a casa, ma Mikey gli dimostra subito la propria antipatia rompendo alcuni preziosi soprammobili. Durante il colloquio con Albert la donna si accorge che egli è sempre il solito ipocrita egoista e che non ama affatto il figlio. Ormai convinta della perfetta intesa che esiste invece fra James e Mikey (il quale ha appena imparato a dire "papà"), decide di cedere al sentimento d'amore, che la spinge verso il giovanotto e di accettare quindi di sposarlo, sicura che sarà un buon padre per suo figlio.

Valutazione Pastorale

questo film tratta in realtà in modo superficiale grossi problemi, come quello di dare un padre ad un bambino, che non ce l'ha, e di formare una famiglia che, come spesso accade oggi, è costituita in modo irregolare. Il quadretto presentato da "Senti che parla" è molto lezioso, e se a volte riesce divertente lo deve unicamente alla trovata di far ascoltare i pensieri del nascituro prima e del neonato poi, espresso con maturità e con voce da adulto (la voce è quella di Paolo Villaggio). Per il resto, tutto è prevedibile e scontato. Anche se il tono umoristico alleggerisce alcune situazioni, tuttavia si notano delle grossolanità, che sembrano fuori posto in una commedia di questo tipo. Buone le interpretazioni di Kirstie Alley (Mollie), di George Segal (Albert) e dell'anziano Abe Vigoda (il nonno di James), mentre John Travolta non rende con efficacia il personaggio di James.

Le altre valutazioni

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