SFERA

Valutazione
Accettabile, problematico*
Tematica
Fantascienza
Genere
Fantascienza
Regia
Barry Levinson
Durata
133'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
SPHERE
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Kurt Wimmer, Stephen Hauser, Paul Attanasio Tratto dal romanzo "Sphere" di Michael Crichton
Musiche
Elliot Goldenthal
Montaggio
Stu Linder

Sogg.: Tratto dal romanzo "Sphere" di Michael Crichton - Scenegg.: Kurt Wimmer, Stephen Hauser, Paul Attanasio - Fotogr.: (Scope/a colori) Adam Greenberg - Mus.: Elliot Goldenthal - Montagg.: Stu Linder - Dur.: 133' - Produz.: Barry Levinson, Michael Crichton, Andrew Wald

Interpreti e ruoli

Dustin Hoffman (Norman Goodman), Sharon Stone (Beth Halperin), Samuel L.Jackson (Harry Adams), Peter Coyote (Barnes), Liev Schreiber (Ted Fielding), Queen Latifah (Fletcher), Marga Comez (Jane Edmunds), Huey Lewis, Bernard Hocke, James Pickens Jr., Michael Keys Hall, Ralph Tabakin.

Soggetto

Nelle profondità marine al centro dell’oceano Pacifico viene scoperto qualcosa che nessuno riesce bene ad identificare. Il dottor Norman Goodman, psicologo, viene improvvisamente convocato dal Governo degli Stati Uniti e inviato su una nave al centro dell’Oceano. Qui si ritrova a far parte di una squadra di esperti guidata dal capitano Barnes e di cui fanno parte Beth Halperin, una biochimica che Goodman ha già conosciuto in passato, e Harry Adams, un matematico deluso dagli studi e dal lavoro. Finalmente il gruppo viene informato del compito che lo aspetta: analizzare un enorme veicolo spaziale che sembra essere rimasto immerso in fondo all’oceano da oltre trecento anni. In un laboratorio sottomarino altamente specializzato, i tre, pur tra mille dubbi, cominciano ad esaminare il veicolo, all’interno del quale appare una enorme sfera. Che cosa sia questa sfera e quali scopi abbia, nessuno riesce a spiegarlo, ma ad un tratto da li dentro esce una voce, tramite computer. Norman cerca di dialogare e capisce che la sfera è in possesso di intelligenza acuta e attenta. Decidono allora di avvicinarsi ed entrare, a turno, nella sfera. Da quel momento si verificano una serie di strani incidenti, di pari passo con il crescere della paura che si impadronisce dei tre. Dopo aver più volte rischiato la vita scambiandosi reciproci sospetti e accuse, Norman, Beth e Harry ritengono inutile proseguire nell’impresa e tornano sulla nave di salvataggio. Qui, mentre aspettano di essere interrogati dai militari, si chiedono che cosa riferire dell’esperienza vissuta. La sfera intanto emerge dall’acqua e torna nello spazio. Allora decidono di dire che hanno dimenticato quello che hanno visto: l’uomo non è ancora pronto per materializzare i propri sogni.

Valutazione Pastorale

un film di fantascienza condotto secondo le tradizionali regole del “genere”. E’ vero che la vicenda si svolge non negli spazi interplanetari ma negli abissi marini (non una novità assoluta) e tuttavia per il resto si procede su binari conosciuti: un evento razionalmente non spiegabile che alcuni scienziati si sforzano di motivare in termini scientifici; la difficoltà sempre più evidente di capire lo svolgersi delle cose; la paura che si impadronisce dell’uomo e della donna di fronte all’irrazionale; il rassegnarsi alla constatazione di non potere superare i limiti della conoscenza. Temi tipici della fantascienza, come si diceva, tuttavia proposti in maniera coinvolgente e non ripetitiva. La sfera rappresenta l’inconscio con cui ciascuno di noi deve confrontarsi e da cui partono alcune dinamiche interessanti: fantasia e realtà, libertà e coscienza, ricerca al proprio interno delle doti di volontà, coraggio, reazione. Dal punto di vista pastorale il film è corretto e misurato, privo di elementi negativi, da valutare come accettabile e problematico per le tematiche che propone, sia pure in modo talvolta approssimativo. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per i minori. Da proporre in ambito di rassegne di fantascienza e come ulteriore esempio del rapporto con il cinema dello scrittoreregista Michael Chricton dal cui romanzo omonimo il film è tratto. Segnalazione per l’interpretazione e la ricostruzione ambientale.

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