SOLDATO JANE

Valutazione
Discutibile, crudo
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Ridley Scott
Durata
125'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
G.I.JANE
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Danielle Alexandra, David Twohy Danielle Alexandra
Musiche
Trevor Jones
Montaggio
Pietro Scalia

Sogg.: Danielle Alexandra -Scenegg.: Danielle Alexandra, David Twohy - Fotogr.: (Scope/a colori) Hugh Johnson - Mus.: Trevor Jones - Montagg.: Pietro Scalia - Dur.: 125' -Produz.: Ridley Scott, Roger Birnbaum, Demi Moore, Suzanne Todd

Interpreti e ruoli

Demi Moore (Jordan O'neil), Viggo Mortensen (John Urgayle), Anne Bancroft (Lilliam De Haven), Jason Beche (Royce), Scott Wilson (Salem), Lucinda Jenney (Blondell), Morris Chestnut (Mc Cool), David Vadim, Josh Hopkins, Jim Caviezel, Boyd Kestner, Angel David, Stephen Ramsey, Greg Bells

Soggetto

Nel parlamento americano si discute molto sull'opportunità di ammettere le donne all'addestramento anche in alcune unità di massima sicurezza, quale la Navy Seals. La senatrice Lilian DeHaven riesce ad impor-si ed ottiene l'ammissione di un elemento femminile alle prove di selezione di quel corpo. La scelta cade su Jordan O'Neil, ufficiale nei servizi segreti della Marina. Jordan arriva al campo, e la sua presenza crea scompiglio, sia nel comandante e negli altri ufficiali istruttori sia tra le altre reclute. L'adde-stramento è durissimo, e, sotto il comando dell'inflessibile maggiore John, O'Neil passa settimane d'inferno sul piano fisico ed emotivo, e molti si aspettano che abbandoni il campo, a cominciare dalla senatrice che ora pre-ferirebbe un fallimento della sua iniziativa. Quando l'ultimo esercizio di addestramento delle reclute viene deviato in Medio Oriente per aiutare trup-pe americane in difficoltà, il maggiore rimene ferito e O'Neil, rischiando la vita, riesce a salvare lui e la missione. Al ritorno, riceve il distintivo-simbolo dell'ammissione al corpo.

Valutazione Pastorale

film spettacolare e fracassone, poco credibile sul piano realistico, ma costruito secondo la tipica mitologia americana della parità dei diritti civili, dell'impresa impossibile da superare grazie a volontà ferrea e nervi d'acciaio. L'argomento senz'altro attuale della presenza fem-minile nelle varie armi dell'esercito è preso come pretesto per ripetere, in forme più stuzzicanti e stimolanti, la solita vicenda dello scontro tra caratteri duri, tra ambienti politici e militari, e per arrivare alla conclusione trionfante tra inni e sventolare di bandiere. Va sottolineato che la regia di Scott, smalta-ta e figurativamente marcata, evita che il film possa essere scambiato per un elogio della guerra, delle armi o etichettato come guerrafondaio. Niente di tutto questo, ma uno spettacolo incalzante, attento, dal punto di vista pastora-le, a costruire le sfumature dei personaggi, a mettere in luce certi trucchi del-la vita politica, crudo certamente per l'eccessivo realismo delle esercitzioni dei soldati e per certi dialoghi peraltro motivati dal contesto della cornice militare. Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente che le osservazioni fatte sopra ne sconsigliano la visione per i minori e per famiglie. In altri contesti, può essere utilizzato per riflettere sugli argomenti affrontati e di attualità, la donna nell'esercito, i rapporti tra militari e poltica, il ruolo dei reparti speciali, la funzione delle figure-simbo-lo.

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