SOLO UN PADRE

Valutazione
Accettabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Luca Lucini
Durata
93'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Fabrizio Campanelli
Montaggio
Fabrizio Rossetti

Orig.: Italia (2008) - Sogg. e scenegg.: Giulia Calenda, Maddalena Ravagli dal romanzo "Le avventure semiserie di un ragazzo padre" di Nick Earls - Fotogr.(Scope/a colori): Manfredo Archinto - Mus.: Fabrizio Campanelli - Montagg.: Fabrizio Rossetti - Dur.: 93' - Produz.: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz per Cattleya.

Interpreti e ruoli

Luca Argentero (Carlo), Diane Fleri (Camille), Anna Foglietta (Caterina), Fabio Troiano (Giorgio), Sara D'Amario (Eleonora), Alessandro Sampaoli (Oscar), Claudia Pandolfi (Melissa), Francesca Vettori (Silvia), Gianni Bissaca (padre di Carlo), Elisabetta De Palo (madre di Carlo), Michela e Fabiana Gatto . (Sofia detta fagiolino)

Soggetto

A Torino, oggi. Carlo, trentacinquenne, è titolare con altri amici di un avviato studio di dermatologia. L'attività professionale va bene, eppure Carlo vi si dedica ogni giorno con una inesauribile preoccupazione dentro. Deve infatti accudire sua figlia Sofia, di appena dieci mesi, inventandosi ogni giorno la capacità di andare incontro ai bisogni della piccolina. La moglie Melissa é morta di parto, l'aiuto dei genitori è importante e Carlo tuttavia vuole provare a cavarsela da solo, trasmettendo quel calore affettivo che sente dentro di sé. La conoscenza occasionale di Camille, giovane francese arrivata a Torino per lavorare all'università, lo aiuterà nei momenti più difficili, ma diventare un padre vero diventa la scommessa da vincere, il traguardo autentico da raggiungere.

Valutazione Pastorale

Ispirato al romanzo inglese "Perfect Skin" di Nick Earls (pubblicato in Italia come "Avventure semiserie di un ragazzo padre"), il copione affronta con bella grinta e risvolti romantici un tema difficile, quasi scomodo, spesso risolto dalle fiction nostrane (cinema e tv) in forme sbrigative e prevedibili, volentieri tendenti al negativo. Qui Lucini (nato a Milano nel 1967, messosi in evidenza con "Tre metri sopra il cielo" ma soprattutto con "L'uomo perfetto" e "Amore, bugie e calcetto") ha il coraggio di recuperare il significato della paternità nei suoi aspetti etici e interiori, mettendo in primo piano l'amore per la vita che comincia. Il regista aggredisce il racconto con una scrittura incisiva e originale, riuscendo ad equilibrare dramma e commedia, e a tenere sotto controllo il rischio di qualche sentimentalismo di troppo. Molti elementi interni alla storia (il rapporto con la moglie, gli amici e le amiche, il lavoro...) rendono l'insieme denso di sfumature e di contrasti caratteriali. Così il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e problematico, con possibilità di dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in altre occasioni come prodotto italiano che getta un occhio non banale sulla nostra contemporaneità.

Le altre valutazioni

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