SOMMERSBY *

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Giustizia, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Jon Amiel
Durata
110'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
SOMMERSBY
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Nicholas Meyer, Sarah Kernochan liberamente ispirato al film "Le retour de Martin Guerre" di Daniel Vigne
Musiche
Danny Elfman
Montaggio
Peter Boyle

Sogg.: liberamente ispirato al film "Le retour de Martin Guerre" di Daniel Vigne - Scenegg.: Nicholas Meyer, Sarah Kernochan - Fotogr.: (scope/a colori) Philippe Rousselot - Mus.: Danny Elfman - Montagg.: Peter Boyle - Dur.: 110' - Produz.: Arnon Milchan, Steve Reuther

Interpreti e ruoli

Richard Gere (Jack Sommersby), Jodie Foster (Laurel Sommersby), Bill Pullman (Orin Meecham), James Earl Jones (Giudice Isaacs), William Windom (Reverendo Powell), Lannu Flaherty (Buck), Wendell Wellman (Travis), Clarice Taylor, Frankie Faison, Brett Kelley, Richard Hamilton, Karen Kischenbauer

Soggetto

dopo 6 anni dalla fine della guerra civile americana, Jack Sommersby torna al paese natale di Vine Hill, nel Tennessee, dove ritrova la moglie Laurel e il figlioletto Robin, e viene accolto calorosamente dai compaesani, nonostante che, prima della partenza, egli fosse noto come un uomo rude e violento. L'amico di famiglia Orin, tornato dal fronte con una gamba di legno, avrebbe da tempo voluto sposare Laurel, ma, rispettando la decisione di lei di attendere ancora il marito, si è limitato ad aiutarla nel duro lavoro dei campi della proprietà Sommersby, che sono ipotecati, come la casa. Il ritorno di Jack sconvolge le speranze di Orin. Mentre Laurel accoglie lo sposo piuttosto freddamente, e gli ricorda che dormono separati. Il cane di casa gli abbaia contro, e poco dopo sarà trovato morto. L'uomo racconta d'essere stato per anni in prigione, dove ha molto sofferto, ma ora è evidentemente cambiato: è gentile e affettuoso col bambino, al quale legge l'Iliade; è così appassionato con la moglie, che i loro rapporti si fanno presto ardenti, e lei rimane incinta. Intanto Jack trova il modo di rimediare al dissesto economico suo e del paese, organizzando una piantagione di tabacco, della quale tutti i compaesani diverranno proprietari. Dopo alcune difficoltà, il raccolto viene salvato, e venduto con grande profitto. Giungono allora in paese tre vagabondi, che hanno un alterco con Jack, il quale li scaccia; ma Orin, sempre all'erta, ha parlato con essi, e avverte Laurel che al suo presunto marito manca una grossa cicatrice, che dovrebbe avere sul petto, perché ferito in battaglia. Poi il Ku Klux Klan attacca di notte Sommersby, perché ha venduto terreno ad un nero, Joseph, che viene brutalmente picchiato, ma Jack lo difende e mette in fuga gli incappucciati, fra i quali ha riconosciuto Orin, con cui più tardi si batte. Proprio allora Laurel partorisce una bambina, che viene chiamata Rachel, ma, mentre i compaesani si congratulano, arrivano due poliziotti per arrestare Jack, accusato dell'omicidio di Charlie Cocklin (che lo aveva visto barare), e lo portano ammanettato alla città vicina, dove avrà luogo il processo presieduto dal giudice nero Isaacs. Orin, per conquistare la donna, la convince a dire la verità in aula, per salvare l'uomo amato: lei deve sapere che non è suo marito, e quindi non ha ucciso Cocklin. Un testimone afferma che egli è invece Horace Towsend, un maestro di scuola che è stato in prigione col vero Jack per quattro anni, e sa tante cose sulla sua vita, oltre a somigliargli perfettamente. Laurel giura dunque al processo che l'imputato non è suo marito, ma l'uomo, che è veramente Horace, la fa riflettere più tardi che se egli non è Jack la loro figlia sarà bastarda, i contratti fatti suoi mezzadri non saranno validi, e lui resterà soltanto un vigliacco disertore senza moglie e senza figli. In realtà il vero Jack è stato ucciso da ignoti, subito dopo Cocklin, e Horace lo ha sepolto, prima di venire a Vine Hill a prendere il suo posto. Ora è fiero soltanto d'essere marito di Laurel. La donna, pur amandolo disperatamente, decide di assecondare il falso Jack, che viene perciò impiccato, e assiste alla sua morte, per dargli il coraggio di morire "da uomo". Il paese, ormai prospero, costruisce chiesa e campanile, e la tomba di Sommersby è sempre visitata dalla "vedova": egli non sarà dimenticato.

Valutazione Pastorale

questa opera ispirata liberamente al film "Il ritorno di Martin Guerre" di Daniel Vigne è un lavoro ben confezionato, basato su di una storia d'amore alquanto sentimentale che si conclude con una redenzione finale. Anche se ambientato con meticolosa efficacia e malgrado l'intensa interpretazione di Jodie Foster, nel ruolo di Laurel, il film non riesce ad avvincere. Richard Gere è invece poco espressivo, nella parte del presunto Jack Sommersby. La regia di Jon Amiel non ha pregi particolari. L'indole della vicenda e alcune situazioni richiedono delle riserve.

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