SONO VIVA

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Famiglia - genitori figli, Male
Genere
Drammatico
Regia
Dino Gentili
Durata
90'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Iris Film
Musiche
Giovanni Venosta
Montaggio
Paola Freddi

Orig.: Italia (2009) - Sogg. e scenegg.: Dino Gentili, Filippo Gentili - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vittorio Omodeo Zorini - Mus.: Giovanni Venosta - Montagg.: Paola Freddi - Dur.: 90' - Produz.: Laura Cafiero.

Interpreti e ruoli

Massimo Da Santis (Rocco), Guido Caprino (Adriano Resti), Giorgio Colangeli (Marco Resti), Marcello Mazzarella (Gianni), Vlad Toma . (Vlad)

Soggetto

Senza lavoro e molto preoccupato per il futuro, il trentenne Rocco accetta l'offerta ben pagata dell'amico Gianni: sorvegliare fino all'alba una villa fuori città dove giace il corpo senza vita di Silvia, la giovane figlia di Marco Resti, padrone di caaa e loro committente. Poco dopo essere arrivati, Gianni riceve alcune ragazze e si allontana con loro. Rimasto solo, Rocco affronta una notte che si rivela piena di imprevisti. Arriva Adriano, fratello di Silvia, in bella compagnia, arriva Vlad, giovane rumeno con un bambino. Ogni volta che affronta l'argomento, Rocco ottiene risposte diverse. Come é morta Silvia: incidente, male incurabile, omicidio? La soluzione arriverà (forse) solo all'alba con il ritorno di Marco.

Valutazione Pastorale

Nelle premesse dovrebbe essere un thriller questa opera prima dei fratelli Dino e Filippo Gentili, milanesi, laureato il primo in Storia del Teatro francese, il secondo in Filosofia teoretica. La suspence in effetti c'è ma troppo diluita in dispersivi frammenti di racconto e in un dialogo alquanto 'costruito'. L'unità di tempo e di luogo non genera quella compattezza drammatica indispensabile a tenere alto il ritmo. E' forte la tentazione di creare rimandi, citare, fare riferimento ad altri film, libri, suggestioni letterarie. Al punto che tutto potrebbe non essere vero, ma visto nell'ottica del sogno, metafora della paura di vivere del protagonista (anche del suo rapporto con il padre, con la morte...). Molta carne al fuoco, e poca scioltezza in un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come complesso e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, rivolgendosi ad un pubblico adulto, anche appassionato del 'genere'. Molta attenzione é da tenere da subito per ragazzi e piccoli, anche in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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