STELLA

Valutazione
Discutibile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Adolescenza, Amicizia, Famiglia - genitori figli, Scuola
Genere
Drammatico
Regia
Sylvie Verheyde
Durata
103'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Francia
Distribuzione
Sacher distribuzione
Musiche
NousDeux the band
Montaggio
Christel Dewynter

Orig.: Francia (2008) - Sogg. e scenegg.: Sylvie Verheyde - Fotogr.(Panoramica/a colori): Nicolas Gaurin - Mus.: NousDeux the band - Montagg.: Christel Dewynter - Dur.: 103' - Produz.: Bruno Berthemy.

Interpreti e ruoli

Leora Barbara (Stella), Karole Rocher (madre di Stella), Benjamin Biolay (padre di Stella), Melissa Rodrigues (Gladys), Laetitia Guerard (Genevieve), Guillaume Depardieu (Alain Bernard), Johan Libereau (Loic), Jeannick Gravelines (Bubu), Thierry Neuvic (Yvon), Valerie Stroh (sig.ra Tillier Dumas), Anne Benoit (sig.ra Douchewsky), Christophe Bourseiller . (sig. Larpin)

Soggetto

Parigi, 1977. Stella, undici anni, comincia a frequentare una prestigiosa scuola, dove però non si trova molto a proprio agio. Gladys diventa la sua unica amica e con lei, che spesso la ospita a casa anche a dormire, condivide le prime scoperte dell'adolescenza. I genitori di Stella gestiscono un bar molto affollato, dove si fa musica e si balla, e qui la ragazzina assiste ai difficili problemi quotidiani dell'età adulta. Alla fine dell'anno scolastico Stella viene promossa, e questo potrebbe rappresentare per lei l'inizio di una nuova fase della vita.

Valutazione Pastorale

Sylvie Verheyde l'ha definita "...una storia autobiografica ispirata a ricordi d'infanzia". Bisogna dunque crederle e assegnare al copione un ruolo di forte e diretta testimonianza. Se è vero che quella della memoria personale é spesso una materia rischiosa da trattare perché a rischio di travisamenti e di sdolcinamenti, qui la regista è brava a gettare su Stella e sul suo piccolo mondo un occhio che mette insieme distacco e poesia, osservazione antropologica e compassione. Ben assecondata dalla piccola Leora Barbara, la storia procede all'insegna di un crescente coinvolgimento, restando attaccata al suo tempo (i secondi anni Settanta) senza facili ammiccamenti al 'dopo'. Un ritratto ispido, anche un po' scostante, senza reticenze per un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei più piccoli, anche in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD. Da recuperare in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti argomenti che propone.

Le altre valutazioni

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