STOKER

Valutazione
Complesso, superficiale
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Metafore del nostro tempo, Psicologia
Genere
Thriller
Regia
Park Chan-Wook
Durata
100'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Stoker
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
Clint Mansell
Montaggio
Nicolas de Toth

Orig:: StatiUniti (2012) - Sogg. e scenegg.: Wentworth Miller - Fotogr.(Panoramica/a colori): Chung Chung hoon - Mus.: Clint Mansell - Montagg.: Nicolas de Toth - Dur.: 100' - Produz.: Ridley Scott, Tony Scott, Michael Costigan Scott - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Mia Wasikowska (India Stoker), Nicole Kidman (Evelyn 'Evie' Stoker), Matthew Gode (Charlie Stoker), Jacki Weaver (Gwendolin 'Gin' Stoker), Dermot Mulroney (Richard Stoker), Phyllia Somerville (sig.ra McGarrick), Lucas Till (Pitts), Judith Godreche (dott.ssa Jacquin)

Soggetto

Nel giorno del 18° compleanno, India perde il padre Richard in un incidente. Al funerale si presenta un certo zio Charlie, fratello di Richard: afferma di essere tornato proprio per prendersi cura di India e di sua madre Evie. All'inizio India è diffidente verso il nuovo arrivato, ma la forzata convivenza la porta a scoprire qual'è il vero motivo di quel ritorno...

Valutazione Pastorale

Per il suo primo film in territorio statunitense, il coreano Park Chan wook sceglie un storia che segue da vicino i modi del thriller. Solo che non li lascia soli, e ben presto sulle modalità del 'giallo' calano inquieti umori psicologici, che ben presto sfociano in atmosfere da puzzle psicanalitico: dentro le quali i personaggi perdono di vista i reciproci equilibri mentali e si lasciano andare a sottili vendette e inattese violenze. La materia si addentra in recessi della mente controllabili solo fino a un certo punto. E se, nonostante una notevole confusione, il racconto regge è grazie all'abilità dl regista nel plasmare immagini che scavano nel profondo di certi recessi mentali, di debolezze carettreiali, di incapacità nel gestire rapporti interfamiliari. Sotto questo profilo si aprono alcuni scenari anche problematici che non vanno a fondo perché un evidente compiacimento formale prende la mano all'autore e lo porta a sequenze fini a se stesse. Non mancano però momenti di interesse, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, sia pure segnato da passaggi superficiali.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate per chi apprezza un cinema decisamente autoriale. Molta attenzione (c'è il divieto ai 14 anni) è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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