STORIA DI UNA CAPINERA

Valutazione
Discutibile, Ambiguità
Tematica
Donna, Letteratura
Genere
Drammatico
Regia
Franco Zeffirelli
Durata
99'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
STORIA DI UNA CAPINERA
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Allan Baker, Franco Zeffirelli, Piero Mattei
Musiche
Claudio Capponi, Alessio Vlad
Montaggio
Richard Marden

Soggetto: Liberamente ispirato al racconto "Storia di una capinera" di Giovanni Verga - Scenegg.: Allan Baker, Franco Zeffirelli, Piero Mattei - Fotogr.: (normale/a colori) Ennio Guarnieri - Mus.: Claudio Capponi, Alessio Vlad - Montagg.: Richard Marden - Dur.: 99' - Produz.: C.G.G. Tiger Cinematografica, Officina Cinematografica

Interpreti e ruoli

Angela Bettis (Maria Vizzini), Jonathon Schaech (Nino), Sinead Cusack (Matilde), John Castle (Giuseppe Vizzini), Mia Fothergill (Giuditta), Valentina Cortese (Madre Superiora), Vanessa Redgrave (Sorella Agata), Frank Finlay, Janet Maw, Gareth Thomas, Pat Heywood, Dennis Quilley, Sara Jane Alexander, Annabel Ryan

Soggetto

in Sicilia nel 1854, durante un'epidemia di colera, le autorità impongono anche alle novizie di un convento carmelitano di Catania di rientrare in famiglia fino all'attenuarsi del morbo. La giovane Maria Vizzini viene quindi accompagnata dal padre Giuseppe nella lussuosa villa di Noto alle pendici dell'Etna, dove già si trovano Matilde, la matrigna, con i due fratellastri. Maria era stata chiusa in convento dall'età di sette anni, per volere della matrigna, aspra e autoritaria, intenzionata ad escluderla dall'eredità: non ha dunque scelto la vita religiosa e non conosce nient'altro. A contatto con le comodità, le consuetudini mondane della famiglia e la natura lussureggiante che circonda la villa, la fragile novizia è un pò sconcertata e un pò affascinata. Durante una passaggiata all'aperto incontra Nino, un aitante giovanotto studente in legge e amico di famiglia, che rimane subito colpito dalla bellezza e dal candore di Maria, trovandola tutt'altro che indiffernte alle sue attenzioni galanti. Nasce fra i due una passione furtiva e segreta, appena tenuta a freno dal rispetto di Nino per la bella e ingenua ragazza e dal turbamento di Maria che se ne fa un senso di colpa. L'idillio dura solo un'estate, alla fine della quale la giovane rientra in convento. Maria cerca di aprirsi in confessione col sacerdote che ha in cura il convento, ma riceve soltanto incomprensione e paurose minacce; la madre superiora è arcigna e scostante; solo sorella Agata, un'anziana demente che ha sperimentato in gioventù un amore infelice, le ispira fiducia e confidenza. Sempre più inquieta e sconvolta dall' avvicinarsi del giorno temuto dei voti, Maria riesce anche ad assistere, da una grata sul tempio annesso al convento, alle nozze di Nino con Giuditta, la sorellastra, nozze combinate per interesse dall'accorta matrigna. Incapace di contrastare con preghiere e penitenze la romantica passione, la ragazza dà segni di follìa. Fugge dal convento e dichiara a Nino il suo amore. Ma è troppo tardi: Nino non può far altro che riaccompagnarla al convento, dove, riluttante e rassegnata, Maria dovrà sottoporsi al funereo rito dei voti.

Valutazione Pastorale

liberamente tratto da un racconto giovanile di Giovanni Verga, il film di Zeffirelli risulta formalmente curato e attraente, ma tematicamente ambiguo, non riuscendo a comunicare nè il dramma di una crudele forzatura di coscienza, nè i fremiti di una passione incontenibile. In effetti, le avance del giovane Nino sono discrete e rispettose e la passione di Maria è più esternamente delirante che psicologicamente sofferta. L'intera rappresentazione del convento poi sa di congiura ai danni di una creatura inesperta e indifesa: non una suora comprensiva e avveduta che consigli la giovane in crisi; nessun aiuto dalla pur brava Vanessa Redgrave nei panni della suora impazzita; nè dal ruvido Frank Finlay in quelli di Padre Nunzio D'Alcamo. Mende narrative vistose e una religione senza entusiasmi e senza gioia, senza interiorità e senza convinzioni con molte ambiguità.

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