STRONGER – IO SONO PIU’ FORTE

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Disabilità, Famiglia, Giovani, Malattia, Storia, Terrorismo
Genere
Drammatico
Regia
David Gordon Green
Durata
119'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Stronger
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
John Pollono; Fotogr.: Sean Bobbitt dal libro omonimo di Jeff Bauman con Bret Witter
Musiche
Michael Brook
Montaggio
Dylan Tichenor

Orig.: Stati Uniti (2017) - Sogg.: dal libro omonimo di Jeff Bauman con Bret Witter - Scenegg.: John Pollono; Fotogr.: Sean Bobbitt - Mus.: Michael Brook - Montagg.: Dylan Tichenor - Dur.: 119' - Produz.: Todd Lieberman, David Hoberman, Jake Gyllenhaal, Michel Litvak, Scott Silver - XII Edizione della Festa del Cinema di Roma (2017), Selezione ufficiale.

Interpreti e ruoli

Jake Gyllenhaal (Jeff Bauman), Tatiana Maslany (Erin Hurley), Miranda Richardson (Patty Bauman), Richard Lane Jr. (Sully), Clancy Brown (Jeff Bauman Sr.), Carlos Sanz (Carlos), Nate Richman (Big D), Lenny Clarke (Zio Bob), Patty O'Neil (Zia Jenn), Danny McCarthy (Kevin Horst), Frankie Shaw . (Gail Hurley)

Soggetto

Jeff Bauman si reca alla maratona di Boston, il 15 aprile 2013, per sostenere la propria fidanzata Erin, partecipante alla gara. Jeff resta coinvolto nell'attentato terroristico, che gli causa la perdita di entrambe le gambe...

Valutazione Pastorale

Jake Gyllenhaal, talentuoso attore hollywoodiano, rimane colpito dalla vicenda vera di Jeff Bauman e si mette in gioco, come interprete e produttore per portare sullo schermo questa storia sofferta ed edificante. Con 'Stronger. Io sono più forte' di David Gordon Green non rileggiamo però solo la storia di un ragazzo ma anche la ferita di un Paese, l'attentato terroristico alla Maratona di Boston nell'aprile del 2013. Il racconto dunque ci accompagna nella caduta e nello smarrimento dopo la violenza: quella di Jeff, che ha perso le gambe e lo stimolo a immaginare un'esistenza piena, ma anche quella di una città, Boston, violata e non più sicura. Per buona parte del film, pertanto, vengono espolorate le tinte buie della disperazione e della rassegnazione, l'incapacità di pensare che la vita possa rivelare ancora qualcosa di buono, di possibile. Ma ecco che grazie alla tenerezza degli affetti più prossimi - la fidanzata Erin interpretata dalla brava Tatiana Maslany, così come l'irruenta ma presente madre Patty, una convincente Miranda Richardson - e al grande sostegno dei cittadini, che vedono in Jeff l'immagine di un eroe, che il nostro protagonista prova a rimettersi in gioco. Non sarà certo semplice, perché la mutilazione subita è stata forte e feroce, e questo il regista e lo stesso Gyllenhaal lo rendono con accuratezza. Nel racconto si inserisce piano piano un respiro di speranza, un progressivo tentativo di liberarsi dal trauma subito, per guardare avanti, al futuro, con rinnovata fiducia. Nel complesso, quindi, si tratta di un biopic intenso, con passaggi crudi e di forte realismo, che fotografa bene la caduta fisica e psicologica del protagonista, il suo cammino tortuoso verso una risalita. 'Stronger', inoltre, riesce a dipingere con vigore un quadro dell'America oggi, la dimensione sociale in affanno, dalla crisi del lavoro alle difficili coperture sanitarie, e la sfida continua rappresentata dal terrorismo globale. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso e problematico, certamente adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, facendo attenzione ai passaggi più delicati della storia, segnati da forte realismo e da un linguaggio in alcuni momenti esplicito.

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