TAXI TEHERAN

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti **
Tematica
Cinema nel cinema, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Jafar Panahi
Durata
92'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Iran
Titolo Originale
Taksojunt
Distribuzione
Cinema
Musiche
rumori d'ambiente della città
Montaggio
Jafar Panahi

Orig.: Iran (2015) - Sogg. e scenegg.: Jafar Panahi - Fotogr.(Normale/a colori): Jafar Panahi - Mus.: rumori d'ambiente della città - Montagg.: Jafar Panahi - Dur.: 92' - Produz.: Jafar Panahi Film Production.

Soggetto

A Teheran oggi. Un taxi percorre le strade della città, alla guida non c'è un normale conducente ma Jafar Panahi, il regista. Salgono passeggeri di diversa estrazione sociale che esprimono opinioni differenti. Da chi auspica pene capitali esemplari, a chi difende giovani donne colpevoli di essersi fatte trovare nei pressi di uno stadio. E poi anziane signore con pesci rossi al seguito e bambine di intelletto vivace. E c'è anche spazio per un ferito in un incidente accompagnato dalla giovane moglie.

Valutazione Pastorale

La condanna che la giustizia iraniana ha inflitto a Panahi consiste nella proibizione per 20 anni di girare un film, scrivere sceneggiature e rilasciare interviste. La contro idea del regista è stata allora quella di posizionare un telefonino con telecamera incorporata sul cruscotto interno di un taxi e da quella posizione testimoniare scene di vita quotidiana. Dal materiale girato, Panahi ha tratto il film dal titolo "Taxi Teheran" che, presentato in concorso al festival di Berlino 2015, viene premiato con l'Orso d'oro, consegnato alla piccola Hana Saedi, nipote del cineasta e tra gli interpreti del film. Questa operazione di Panahi è certamente importante perché chiarisce come, con lo sviluppo delle attuali tecnologie leggere, sia praticamente impossibile 'impedire' di girare e far circolare le immagini. L'obiettivo piazzato nelle strade e nelle vie dice poi che la realtà continua a fluire anche senza un orizzonte decisionale; la vita spesso decide da sola quali percorsi seguire. Tra la telecamerina fissa e il cinema degli effetti speciali in 3D corre quella abissale differenza che poi riesce a evidenziarsi solo in sede di budget. Il cinema resta nascosto in tanti, troppi Blockbuster, sommerso dal gigantismo espressivo e riappare magari in qualche improvviso sprazzo di invenzione di Panahi. In ogni caso il rischio di compiacimento non è evitato. E il coraggio del cineasta iraniano non può pretendere di ottenere totale consenso. E' il bello (e il brutto) dei festival europei (dove magari registi americani scaricano le colpe di inutili imprese di finzione targate usa. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate come proposta in grado di avviare riflessioni su vari argomenti: cinema iraniano, cinema e politica, cinema e tecnologia/linguaggio...

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV