TEMPI DIFFICILI

Valutazione
Accettabile, Realistico
Tematica
Letteratura
Genere
Drammatico
Regia
Joao Botelho
Durata
104'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Portogallo
Titolo Originale
TEMPOS DIFICEIS
Distribuzione
Istituto Luce, Italnoleggio Cinematografico
Soggetto e Sceneggiatura
Joao Botelho, Carlos Assis dal romanzo di Charles Dickens
Musiche
Antonio Pinho Vargas
Montaggio
Joao Botelho

Sogg.: dal romanzo di Charles Dickens - Scenegg.: Joao Botelho, Carlos Assis - Fotogr.: (panoramica) Elso Roque - Mus.: Antonio Pinho Vargas - Montagg.: Joao Botelho - Dur.: 104' - Produz.: Joao Botelho, Artificial Eye, Film Productions

Interpreti e ruoli

Henrique Viana (Josè Grandela), Julia Britton (Luisa Cremalheira), Eunice Munoz (Vilaverde), Ruy Furtado (Tomas Cremalheira), Isabel De Castro (Teresa Cremalheira), Joaquim Mendes (Sebastiano Blackpool), Isabel Ruth (moglie di Stephen's Wife), Lia Gama (Rachele), Luis Estrela (Tommasino Cremalheira), Ines Medeiros (Cecilia)

Soggetto

Tomas Cremalheira è un uomo che crede solo nei fatti, nella "certezza matematica", e su questo principio educa rigidamente i suoi due figli, Luisa e Tommasino, e i ragazzi ai quali insegna nella scuola locale. Sua moglie Teresa è una donna malata, che fa discorsi sconnessi. Cremalheira ha accolto nella sua casa la figlia abbandonata di un saltimbanco, Cecilia, della quale vorrebbe fare un modello delle sue teorie, ma la fanciulla si fa guidare invece dai buoni sentimenti. L'uomo più ricco della città, Josè Grandela, che ricorda a tutti continuamente la sua passata miseria e la sua ascesa, ha 50 anni, quando chiede in moglie Luisa, che ne ha solo 20, e la ragazza, che ha sentito sempre incombere su di sè questo progetto, ed è spinta per interesse dal padre e dal fratello, accetta le nozze, che pure le ripugnano. Solo Cecilia non approva. La governante di Grandela, signora Vilaverde, è una dama decaduta, che disprezza il padrone e odia la sua giovane moglie. Cerca quindi in ogni modo di nuocere, e si rallegra quando un giovane e cinico politico, in assenza del marito, insidia Luisa. Ma quando Vilaverde denuncia il presunto adulterio a Grandela, questi scopre invece che Luisa non ha ceduto al giovanotto, ma lo ha costretto a partire, rifugiandosi poi in casa dei genitori, e ora rifiuta di tornare a vivere col marito. Intanto Teresa è morta e Tommasino ha rubato nell'ufficio della fabbrica del cognato, di cui è amministratore, una grossa somma di denaro, facendo cadere i sospetti su di un operaio non troppo intelligente, Sebastiano, che è appena stato licenziato. Questi fugge lontano. e quando torna per dimostrare la sua innocenza, viene investito da un camion e muore. Ma la colpa di Tommasino è scoperta, e si scopre Pure che Grandela ha sempre mentito, raccontando la storia della sua misera infanzia.

Valutazione Pastorale

questo film, tratto da "Tempi difficili" di Dickens, ha l'impianto di un romanzo ottocentesco, ridotto però solo ad un fumettone a sfondo sociale, che l'ambientazione moderna rende meno credibile. La storia di Grandela, il padrone ricco, che compra anche il matrimonio con Luisa, e che ha dato sempre alla gente una falsa immagine di sè, narrando menzogne sul proprio passato, termina con la simbolica caduta a terra del suo ritratto, perché egli che ormai ha perduto la fiducia di tutti, non è più credibile. E Cecilia, la figlia del saltimbanco, nella vita riesce, seguendo il suo cuore, meglio di Luisa e di Tommasino, i ragazzi borghesi, allevati con tanta presuntuosa sicurezza dal loro padre ambizioso: i sentimenti buoni e naturali valgono più di qualunque calcolo. Tali significati sono dunque moralmente positivi, ma, nonostante riproponga i grandi temi della vita umana, la storia non convince e non commuove mai. Infatti questo film portoghese è estremamente freddo e manierato, una vera esercitazione calligrafica, nè la recitazione degli attori riesce a modificarlo, essendo anch'essa assolutamente gelida. Spesso le attrici non sembrano donne, ma statue di cera, fisse in una espressione. L'insieme di quest'opera appare poi retrodatato, rispetto al cinema d'oggi, e la lentezza della narrazione è veramente eccessiva. Bella è, però, la fotografia, in bianco e nero curatissimo, che gioca molto sulle ombre e sulle luci. Il film è in edizione originale, con sottotitoli in italiano.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV