TERRA AMATA * * *

Valutazione
Raccomandabile, Realistico, Dibattiti
Tematica
Letteratura, Razzismo
Genere
Drammatico
Regia
Darrell James Roodt
Durata
110'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Sudafrica
Titolo Originale
CRY, THE BELOVED COUNTRY
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Ronald Harwood tratto dal romanzo "Cry, The Beloved Country" di Alan Paton
Musiche
John Barry
Montaggio
David Heitner

Sogg.: tratto dal romanzo "Cry, The Beloved Country" di Alan Paton - Scenegg.: Ronald Harwood -Fotogr.: (normale/a colori) Paul Gilpin - Mus.: John Barry - Montagg.: David Heitner - Dur.: 110' - Produz.: Anant Singh

Interpreti e ruoli

James Earl Jones (Stephen Kumalo), Richard Harris (James Jar-vis), Vusi Kunene (Padre Msimangu), Charles S.Dutton (John Kumalo), Dambisa Kente (Gertrud), Eric Miyeni (Absalom), Leleti Khumalo, Ian Roberts, Morena Safatsa

Soggetto

L'anziano Pastore protestante Stephen Kumalo, molto povero, ma di molta preghiera e dedizione, e che vive con la moglie a Ixopo, un villag-gio sperduto dell'Africa del Sud, riceve una lettera da un certo Padre Msi-mangu, che lo sollecita a recarsi al più presto a Johannesburg, perché la sorella Gertrud è ammalata: il male di costei è morale poiché si è data all'al-cool e alla prostituzione. Stephen scopre che la sorella ha pure un figlio. Con l'aiuto di Msimangu più giovane e risoluto riesce a farla fuggire dalla casa di malaffare, deciso a prendersi cura di lei e della sua creatura. Sulle vaghe indicazioni di lei circa il giovane figlio Absalom si mette alla ricerca di que-sti che, insieme al cugino, si trova coinvolto nell'assassinio del giovane Arthur Jarvis mentre osteggiava l'apartheid. Absalom confessa d'aver ucciso involontariamente Arthur, in preda alla paura. Il cugino (figlio di John Kumalo, un attivista politico e corrotto e privo di scrupoli), viene così sca-gionato, e Absalom condannato all'impiccagione. Al ritorno a Ixopo, durante un furioso temporale. riparatosi nella sua chiesa fatiscente Stephen viene rag-giunto dal facoltoso signore del luogo, James Jarvis, padre dell'assassinato, e irriducibile sostenitore dell'apartheid, che gli chiede riparo dalla bufera. Nella chiesa mal ridotta, i due padri dell'assassino e dell'assassinato si scoprono accomunati dallo stesso straziante dolore, in un ravvicinamento umano e benefico.

Valutazione Pastorale

Tratto da un celebre romanzo di Alan Paton, scritto quasi cinquant'anni prima della realizzazione del film di Roodt, quando l'a-partheid nel Sud Africa era una realtà consolidata e rabbiosamente subìta dalle persone di colore, questo racconto pacato eppur sconvolgente permette di prender coscienza dell'enorme ingiustizia, esercitata in maniera più o meno atroce e indifferente, da ogni tipo di colonialismo. Il film, oltre il con-densato di dolore e d'infelicità che riserva all'incredibile Stephen Kumalo, è mirabile anche per il condensato di coraggio, generosità, altruismo e fede in Dio di cui è interprete il bravissimo James Earl Jones; per la disponibilità al ripensamento e una nuova, imprevedibile, dimensione di umanità di cui è interprete convincente il non meno bravo Richard Harris nel ruolo del latifondista-segregazionista James Jarvis; come pure l'interpretazione di altri attori d'intensa espressività. Validissime sia la colonna sonora sia le stupen-de scenografie e la fotografia in vari casi insolita e indovinata. Il ritmo è tal-volta un po' troppo lento ma il pregio dell'intero film è comunque indiscuti-bile.

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