TESORO MI SI È ALLARGATO IL RAGAZZINO

Valutazione
Accettabile, Semplice, Famiglie
Tematica
Film per ragazzi
Genere
Fantastico
Regia
Randal Kleiser
Durata
90'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
HONEY, I BLEW UP THE KID
Distribuzione
Buena Vista International
Soggetto e Sceneggiatura
Garry Goodrow, Thom Eberhardt, Peter Elbling basato su personaggi creati da Stuart Gordon, Brian Yuzna, Ed Naha
Musiche
Bruce Broughton
Montaggio
Michael A. Stevenson

Sogg.: basato su personaggi creati da Stuart Gordon, Brian Yuzna, Ed Naha - Scenegg.: Garry Goodrow, Thom Eberhardt, Peter Elbling - Fotogr.: (panoramica/a colori) John Hora - Mus.: Bruce Broughton - Montagg.: Michael A. Stevenson - Dur.: 90' - Produz.: Edward S. Feldman, Dawn Steel

Interpreti e ruoli

Rick Moranis (Wayne Szalinski), Marcia Strassamn (Diane Szalinski), Lloyd Bridges Robert Oliveri (Clifford Sterling), John Shea (Nick Szalinski), Ken Russell (Hendrichson), Ron Canada (Mandy), Daniel Shalikar (Ross), Joshua Shalikar, Amy O'Neill

Soggetto

Vista del Mar, Nevada. L'eccentrico inventore Wayne Szalinski, padre di due figli , Nick ed Amy, ora giovincelli, ha un terzogenito, il piccolo Adam, riccioluto e vivace. Essendo la moglie Diane andata ad accompagnare la figlia maggiore al College, Wayne si porta i due maschietti, Nick e Adam al laboratorio. Ingannato il custode, esperimenta i suoi nuovi calcoli al computer, tentando di ingrandire il coniglio di pezza di Adam, che, all'insaputa degli altri due, si sottopone alle stesse radiazioni subite dal pupazzo. Nonostante lo sconquasso che fa saltare i terminali, non sembra accadere nulla. Ma, una volta a casa, Adam comincia a crescere a vista d'occhio, ed ogni fonte di energia aumenta le sue dimensioni. Diane, tornata nel frattempo, va col marito al magazzino del laboratorio Sterling per cercare un vecchio apparecchio in grado di rimpicciolire cose e persone. Intanto arriva una baby sitter, per la quale tra l'altro Nick ha un debole: Adam diventa di tre metri, esce dalla porta di casa senza aprirla, mentre i coniugi Szalinski ritrovano il marchingegno e si mettono in caccia del bambinone, questi è perseguito anche dal direttore del progetto, Hendrickson, nemico di Wayne, con elicotteri, guardia nazionale e proiettili paralizzanti per catturare il "mostro", anche perché lo sconquasso provocato dalla sua apparizione diviene sempre più incontrollabile. Il fanciullino divenuto una sorta di king kong, si dirige verso Las Vegas, dove le luci possono farlo crescere ancora. Dopo varie peripezie, tra cui quella di Nick e la baby sitter, prima portati nel marsupio del bambinone e poi scarrozzati a trenta metri dal suolo in una auto sportiva scambiata da lui per un giocattolo, l'unico modo per risolvere la questione è tener fermo Adam per i secondi necessari al rimpicciolimento, è di creare una mastodontica mamma. La signora Szalinski diventa quindi una gigantessa che mette in fuga Hendrickson afferrando il suo elicottero, ed infine, abbracciato il marmocchione, rimpicciolisce con lui grazie all'intervento del geniale marito.

Valutazione Pastorale

la fiaba tecnologica scorre assai noiosa per tutto il primo tempo, con ritmi davvero soporiferi. La storia prende un po' di respiro quando la caccia si fa più serrata e gli effetti speciali, in verità non esaltanti, cominciano a funzionare. Il rovesciare la situazione del primo film pensando di bissarne il successo forse funzionerà sul piano commerciale, vista la penuria di film per bambini, ma non funziona certo su quello dello spettacolo. Soggetto e sceneggiatura non sono all'altezza della produzione standard di questa casa cinematografica, che sembra aver perso quello smalto che pur con film non eccelsi, ma divertenti come la serie del Maggiolino, ad esempio, aveva conservato nel settore dei film per l'infanzia non di animazione. Dal punto di vista pastorale naturalmente nulla turba lo spettatore.

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