THE BAY

Valutazione
Futile, velleitario
Tematica
Ecologia, Mass-media, Nuove tecnologie, Politica-Società
Genere
Horror
Regia
Barry Levinson
Durata
84'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Bay
Distribuzione
M2 Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Wallach Barry Levinson, Michael Wallach
Fotografia
Josh Nussbaum
Musiche
Marcelo Zarvos
Montaggio
Aaron Yanes
Produzione
Jason Blum, Steven Schneider, Barry Levinson, Oren Peli

VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI

Interpreti e ruoli

Nansi Aluka (Jacqueline), Christopher Denham (Sam), Stephen Kunken (dott. Jack Abrams), Kether Donohue (Donna Thompson), Frank Deal (John Stockman), Kristen Connolly ( sindaco), Will Roger (Stephane), Andy Stahl (Alex), Anthony Reynolds (Lee Roberts), Lauren Cohn . (Steve Slattery)

Soggetto

A Claridge, cittadina sul mare, la ricchezza principale è rappresentata dall'acqua. Quando due biologi francesi, dopo alcune ricerche, rilevano un alto livello di tossicità, l'allarme che lanciano non viene raccolto dal Sindaco, che non vuole disturbare giornate di festa piene di cittadini, di turisti, di affari. Ugualmente però aumentano fenomeni di terrore. Ma nessuno vuole attivare le necessarie difese.

Valutazione Pastorale

Quando si premette che tutto è "basato su una storia vera", ci si muove dentro alti rischi di credibilità. A questo scarto iniziale, il copione aggiunge l'idea, chissà quanto indovinata, di affidare lo svolgimento alla tecnica del "found footage" (riprese preesistenti) e del mockumentary (finto documentario). Un scelta stilistica che ha avuto momenti di vivacità ma è ben presto naufragata nelle tiritere e nella noia dei vari Paranormal activity e derivati. Anche qui, a lungo andare, il respiro narrativo si fa corto e l'attenzione cala. Proprio ciò che una finta dovrebbe evitare. Stupisce trovare in cabina di regia la firma di Barry Levinson, nome di punta della Hollywood di una volta, autore di "Rain Man", 1988 di "Good Morning Vietnam", 1987 e molti altri. E qualcuno lo definisce invece capace di convertitsi alla modernità. Questione di punti di vista. Dal punto di vista pastorael, il film annega nella superficialitò ed è da valutare come futile e nell'insieme velleitario.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, sia pure tenendo conto di quanto detto sopra in ordine ai suoi non pochi limiti. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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