THE BELIEVER

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Giovani, Male, Razzismo, Tematiche religiose
Genere
Drammatico
Regia
Henry Bean
Durata
98'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The believer
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Henry Bean, Mark Jacobson Henry Bean
Musiche
Joel Diamond
Montaggio
Lee Percy

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: Henry Bean - Scenegg.: Henry Bean, Mark Jacobson - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jim Denault - Mus.: Joel Diamond - Montagg.: Lee Percy - Dur.: 98' - Produz.: Susan Hoffman, Chris Roberts.

Interpreti e ruoli

Ryan Goslin (Danny Balint), Billy Zane (Curtis Zampf), Summer Phoenix (Carla Moebius), Theresa Russell (Lina Moebius), Glenn Fitzgerald (Drake), Elizabeth Reazer (Miriam), Garret Dillahunt (Billings), Kris Eivers (Carleton), Joshua Harto . (Kyle)

Soggetto

Daniel Balint (detto Danny) é un ragazzo ebreo di New York infatuatosi dell'antisemitismo. Per questo motivo aderisce ad un gruppo neonazista, guidato da Lina Moebius e dal suo compagno Curtis su invito dei quali comincia a tenere conferenze e lezioni tra la gente. L'avversione di Danny verso gli ebrei, che nasce dalla sua adolescenziale ribellione verso la figura del Dio padre, finisce così per esplicarsi in forme di efferata violenza. Danny però deve fare i conti con le proprie origini ebraiche, alle quali é indissolubilmente legato. L'odio per gli ebrei lo porta ad essere con frequenza a contatto con le comunità giudaiche del quartiere e quindi, paradossalmente, ciò lo fa riavvicinare alla sua gente. Anche Carla Moebius, figlia di Lina e amante di Danny, finisce con l'appassionarsi alla lingua e alla cultura ebraica. Il ragazzo arriva a sostenere che, per eliminare definitivamente gli ebrei, bisogna amarli perché essi riescono a sopravvivere proprio grazie alle persecuzioni a seguito delle quali rinascono sempre vittoriosi. La contraddizione interiore di Danny diventa tuttavia diventa sempre più lacerante. Un giorno si decide a mettere una bomba nella sinagoga ma, nell'imminenza dello scoppio, invita tutti presenti riuniti in preghiera a scappare. Lui solo rimane, e aspetta il momento fatale. Ecco Danny, alla fine, che con ansia sale le scale di un palazzo in attesa di arrivare a toccare il cielo e Dio.

Valutazione Pastorale

Il film trasporta ai nostri giorni l'autentica vicenda di un ragazzo ebreo che, negli anni '60, aderì all'ideologia razzista e antisemita del Ku Klux Klan. Il copione racconta il percorso psicologico di un giovane che vive la tragica e lacerante contraddizione tra le proprie idee e l'educazione religiosa che ha ricevuto da bambino: potrebbe definirsi il cammino di formazione di un uomo che riconquista l'originaria fede ebraica attraverso una feroce messa in discussione che lo porta a farsi complesse domande di tipo escatologico. La polemica del protagonista, incentrata sulla figura di Dio padre che richiede ad Abramo il sacrificio di Isacco, evidenzia in questo modo quanto possa essere deviante e pericolosa la concezione di un Dio non misericordioso. I problemi dell'integrazione e dell'identità percorrono le pagine della vicenda, lungo la quale Danny compie un percorso verso l'accettazione di se stesso e una crescita di fede, riconoscendo la morte come sacrificio ultimo e inevitabile. Grazie anche ad interpreti convincenti, il film, vincitore del Gran Premio della giuria al Sundance Film Festival 2001, risulta un tentativo ben riuscito e attuale di affrontare la tematica dell'ebraismo, soprattutto in rapporto alle giovani generazioni e nel contesto dell'America, luogo per eccellenza del consumismo e dell'apparenza. Film anche ostico e di non immediata lettuta, tuttavia denso di motivi interessanti e che, dal punto vista pastorale, è da valutare come accettabile, problematico e adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. E' da recuperare per affrontare, con ampie riflessioni, gli argomenti relativi al mondo ebraico oggi, alla storia passata, al presente, al rapporto in generale tra società e religioni.

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