THE CORE

Valutazione
Accettabile, semplice*
Tematica
Avventura, Fantascienza
Genere
Fantascienza
Regia
Jon Amiel
Durata
134'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The core
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Christopher Young
Montaggio
Terry Rawlings

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Cooper Layne, John Rogers - Fotogr.(Scope/a colori): John Lindley - Mus.: Christopher Young - Montagg.: Terry Rawlings - Dur.: 134' - Produz.: David Foster, Sean Bailey, Cooper Layne.

Interpreti e ruoli

Aaron Eckhart (Jos Keyes), Hilary Swank (Rebecca Childs), Stanley Tucci (Conrad Zimski), Tchecky Karyo (Serge), Delroy Lindo (Brazzelton), Bruce Greenwood (Robert Iverson), Richard Jenkins (generale Purcell)

Soggetto

Episodi tanto catastrofici quanto repentini si verificano all'improvviso in varie parti del mondo: saltano ponti, muoiono volatili, crollano monumenti (anche il Colosseo). Convocato d'urgenza, il geofisico e professore universitario Josh Keyes azzarda una spiegazione: il nucleo interno del pianeta ha smesso di girare e il campo elettromagnetico della Terra si sta inesorabilmente deteriorando. Occorre intervenire al più presto e in maniera drastica: un'astronave dovrà raggiungere il centro del pianeta, portando un ordigno potentissimo che, esplodendo, permetterà al nucleo di riprendere a funzionare. L'equipaggio che accetta di percorrere la strada che porta al centro della Terra è formato dagli astronauti Rebecca e Robert, e dagli scienziati Zimski, Sergi, Brazzelton. Contrassegnato da momenti di paura, di tensione e da molti imprevisti, il viaggio chiede il sacrificio di alcuni dei partecipanti: muoiono Robert, Sergi, Zimski. Alla fine però l'obiettivo è raggiunto, e il nucleo riprende a girare. La Terra é salva.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film di fantascienza costruito secondo gli schemi tipici del 'genere': un pericolo minaccia l'umanità, un manipolo di coraggiosi parte per debellarlo, il risultato viene raggiunto anche grazie al sacrificio di qualcuno del gruppo. Nella parte iniziale il racconto parte bene, con buona efficacia descrittiva e visiva. Dilatandosi poi troppo (ben 134'), la storia perde paradossalmente tensione proprio nei momenti che conducono alla soluzione finale: inutili ripetizioni allontanano una conclusione che é sempre lì ma non arriva mai. Intenzioni comunque lodevoli: la scienza al servizio del bene comune; il professore/salvatore del mondo (Joshua); il bene e il male riconosciuti e ben distinti; l'amicizia che si fa strada nel gruppo. Spettacolare e claustrofobico, il film si lascia vedere con facilità e, dal punto di vista pastorale, é da valòutare come accettabile e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in altre circostanze sopratutto come proposta di immediata e scorrevole fruizione.

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