THE DINNER

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti *
Tematica
Adolescenza, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Guerra, Male, Matrimonio - coppia, Politica-Società, Razzismo, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Oren Moverman
Durata
120'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Dinner
Distribuzione
Distribuzione Videa
Soggetto e Sceneggiatura
Oren Moverman dal romanzo di Herman Koch "La cena"
Musiche
Rachel Fox
Montaggio
Alex Hall

Orig.: Stati Uniti (2017) - Sogg.: dal romanzo di Herman Koch "La cena" - Scenegg.: Oren Moverman - Fotogr.(Panoramica/a colori): Bobby Bukowski - Mus.: Rachel Fox (supervisore alle musiche) - Montagg.: Alex Hall - Dur.: 120' - Produz.: Cotty Chub, Lawrence Inglee, Eddie Vaisman, Julia Lebedev - 67° FESTIVAL DI BERLINO 2O17 IN CONCORSO.

Interpreti e ruoli

Richard Gere (Stan Lohman), Laura Linney (Claire Lohman), Steve Coogan (Paul Lohman), Rebecca Hall (Katelyn Lohman), Chloe Sevigny (Barbara Lohman), Adepero Oduye . (Nina), Michael Chernus (Dylan Heinz), Charlie Plummer (Michael Lohman), Seamus Davey-Fitzpatrick (Rick Lohman), Miles J. Harvey (Beau Lohman), Joel Bissonnette (Antonio)

Soggetto

Una sera Stan Lohman, membro del Congresso e in corsa per la carica di governatore, accompagnato dalla giovane moglie Katelyn, invita a cena in uno dei ristoranti più esclusivi della città, suo fratello minore Paul e la moglie Claire. Il clima di normale riunione familiare dura ben poco. In realtà c'è da discutere del grave crimine di cui si sono macchiati i rispettivi figli...

Valutazione Pastorale

E' l'inizio di "The Dinner", una commedia con forti risvolti drammatici tratta da 'La cena', romanzo best seller scritto da Herman Kock e ora anche un film diretto da Oren Moverman. Si può aggiungere che i rispettivi figli, Michael e Rick entrambi adolescenti e molto amici tra loro, hanno dato fuoco ad una senza tetto, caricando su internet il video del feroce atto. Per quanto il video sia già di dominio pubblico, l'identità dei due non è ancora rivelata e i genitori ne discutono con calore. Il luogo dove avviene la cena va considerato un altro protagonista muto ma non assente, anzi. Perché le portate sono nominate tutte esplicitamente (Aperitivo, Antipasto, Portata Principale, Formaggio, Dessert e Digestivo) a comporre una sorta di notazione diretta del momento attraversato: come se si trattasse di varie tappe, tanto succulente sotto il profilo gastronomico quanto difficili da digerire per la valenza morale che le accompagna. Il tempo 'diretto' della cena è infatti interrotto e attraversato da ricordi e flashback: ricordi che ricostruiscono il passato turbolento dei due fratelli, le occasioni nelle quali sono entrati in lite, la costruzione dei rispettivi caratteri cinici e ostili. Mentre Stan è un americano dai principi solidi, e anche durante la cena non rinuncia a parlare dei molti problemi legati alla sua campagna elettorale, Paul è al contrario in preda ad un costante squilibrio nervoso e caratteriale che lo induce ad essere costantemente polemico con tutti e contro tutti. Mentre Stan scivola sereno e pieno di volitiva voglia di combattere verso l'agone elettorale, Paul è ossessionato da ricordi profondi come quello della battaglia di Gettysburg, la più sanguinosa mai combattuta su suolo americano, momento di svolta della guerra civile. La visione di quel massacro incombe su Paul, e ne acuisce lo stato di esaurimento nervoso. La dialettica tra i due raggiunge toni forti e allarmati. Nella seconda parte, quando la riflessione sui figli si fa serrata e bisogna prendere una decisione, l'intensità della tensione motiva si alza, i dialoghi si fanno incalzanti, si parla a cuore aperto e senza sotterfugi. Così l'interrogativo morale diventa domanda etica. Se i genitori non faranno nulla, i ragazzi potranno farla franca. Ma poi? Fino a che punto può arrivare la legittima intenzione di un genitore di proteggere il proprio figlio? Il bello è che, proprio quando arriva una notizia fortemente positiva per Stan, il film finisce. E si chiude anche la cena e la necessità di decidere circa i figli. Un finale enigmatico, che lascia tutto in sospeso, atto d’accusa verso una società americana incapace di assumere decisioni definitive. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte occasioni successive, per le ampie possibilità che offre di affrontare riflessioni sulla vita, la storia e la società americane di oggi e del passato.

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