The elevator

Valutazione
Complesso, Dibattiti, Problematico
Tematica
Giallo - Triller, Politica-Società
Genere
Drammatico, Thriller
Regia
Massimo Coglitore
Durata
93'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Europictures
Soggetto e Sceneggiatura
Mauro Graiani, Riccardo Irrera
Fotografia
Vincenzo Carpineta
Musiche
Stefano Caprioli
Montaggio
Osvaldo Bargero

Interpreti e ruoli

Caroline Goodall (Katherine), James Parks (Jack), Burt Young (George), Katia Greco (Sarah), Niccolò Senni (Irving), Katie McGovern (Emily), Gianfranco Terrin (Deliveryman), Paolo Borzì (Dr. Erguld)

Soggetto

Jack Tramell, 50enne conduttore di un programma televisivo di successo, finita la registrazione della puntata, si appresta ad uscire dal grattacielo di New York dov’è il suo ufficio. A scendere con lui c’è una donna. Fatto qualche piano , l’ascensore si ferma, si spengono le luci, lei lo assale all’improvviso…

Valutazione Pastorale

Nei titoli di testa si dice: "ispirato ad una storia vera". Frase, come abbiamo detto, talvolta di comodo e di ampio utilizzo; in questo caso, però, l’intervento all’inizio della conferenza stampa del produttore Riccardo Neri ha chiarito che il riferimento era vero. Venuto a conoscenza di un caso legato in Brasile al fenomeno del commercio di organi, Neri lo ha affidato ai due sceneggiatori che hanno provveduto a tirarne fuori un soggetto dal tenore simile, ambientato in America e girato in inglese. La scelta di chiudere da subito l’azione all’interno del vano ascensore, e di mettere di fronte due soli personaggi (un lui sicuro di sé, una lei all’inizio misteriosa poi cinica e violenta) fa sì che il tono del confronto cresca in modo esponenziale e lieviti verso modalità dalla crescente tensione. Opportunità e doverosa riservatezza suggeriscono di non rivelare altro della trama rispetto alla quale si può solo aggiungere che emergono argomenti tristi sui quali non c’è molto da ridere, che il copione tratta invero in modo del tutto spettacolare finendo col tornare. in tutto e per tutto, a quella frase iniziale del "ispirato ad una storia vera". Ne esce un copione girato con buona volontà, che però si risolve in una sostanziale occasione mancata. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con probabile gradimento da parte sia degli amanti del genere ‘thriller’ sia da parte di chi cerca la proposta di argomenti più seri e tragicamente autentici.

Le altre valutazioni

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