THE NEW AGE – NUOVE TENDENZE

Valutazione
Inaccettabile, Negativo
Tematica
New age
Genere
Drammatico
Regia
Michael Tolkin
Durata
112'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE NEW AGE
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Tolkin
Musiche
Mark Mothersbaugh
Montaggio
Suzanne Fenn

Sogg. e Scenegg.: Michael Tolkin - Fotogr.: (normale/a colori) John J. Campbell - Mus.: Mark Mothersbaugh - Montagg.: Suzanne Fenn - Dur.: 112' - Produz.: Nick Wechsler, Keith Addis

Interpreti e ruoli

Peter Weller (Peter Witner), Judy Davis (Katherine Witner), Samuel L.Jackson (Dale Deveaux), Adam West (Jeff Witner), Patrick Bauchau (Jean Lavy), Paula Marshall (Alison Gale), Bruce Ramsay (Misha), Corbin Bernsen, Maureen Mueller, John Diehl

Soggetto

a Los Angeles, Katherine e Peter Witner, coppia in crisi, perdono il lavoro contemporaneamente. Nonostante ciò fanno shopping e organizzano una grande festa alla quale partecipano un guru belga, Jean Levy, ed Alison Gale, l'amica di Peter, con Misha, proprietario di un caffè alla moda, con il quale Katherine ha un rapporto sentimentale.Su consiglio di Jean, aprono una boutique esclusiva, "Hypochracy". Gli inizi sembrano promettenti, anche se rattristati dal suicidio dell'amica Laura, malata di AIDS. Poi le cose vanno male: il padre Jeff dà a Peter un assegno a vuoto e ad un salon-massage i Witner e rispettivi amanti hanno un burrascoso dialogo con rottura generale dei rapporti. Successivamente Peter va con due amiche ad una festa, ma l'abbandona senza entusiasmo, mentre Katherine va in montagna a celebrare un rito vedanta nel quale non riesce ad immedesimarsi. Dopo l'ennesimo tradimento di Peter, che disgusta Katherine, i due devono dichiarare fallita la loro attivit!à. Peter intraprende la carriera di venditore telefonico con Dale Deveaux, un dispotico istruttore di colore. Vinto il disgusto per la truffa che sta perpetrando, egli inganna un'anziana fioraia; poi torna a casa dove Katherine lo attende con due coppe letali. Ma la dose è solo per provare certe sensazioni di abbandono e quando si sveglia Peter non trova pið9 la moglie. Costei apre un negozio di occhiali, mentre lui continua la sua carriera di venditore.

Valutazione Pastorale

emerge da questo ambizioso e molto spesso velleitario film di Michael Tolkin il ritratto di una società, la nuova società bene californiana, dove la parola d'ordine, "New Age" sottintende una pleiade di comportamenti ed atteggiamenti che poggiano sostanzialmente su un vuoto interiore agghiacciante. La ricerca piatta e degradante del successo materiale; la pseudo spiritualità, alimentata da rimasticazioni hollywoodiane di antiche discipline orientali; l'assoluta mancanza di un principio morale; la ricerca del successo e del piacere come fini supremi dell'esistenza, e, cosa ancor più grave, la lucida rinuncia al vivere tramite il gesto più grave che la creatura umana possa infliggere a sè stessa, privandosi coscientemente del dono supremo della vita, tutto contribuisce a rendere la pellicola quasi repulsiva. La debolezza della sceneggiatura, la frammentazione dell'azione, i dialoghi che sembrano usciti dall'ennesimo libro-inchiesta sui costumi sessuali e le ne!vrosi dei pazienti psichiatrici, fanno del film un minestrone indigesto di cui si attende con ansia la parola fine. Peter Weller e Judy Davis qui non possono far più di tanto: il dramma sembra sempre segnalato da apposite etichette, più che essere vissuto; la noia prevale sovrana. Paradossalmente, quest'ultima costituisce tutto sommato il migliore antidoto al nichilismo che pervade il film.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV