The Startup. Accendi il tuo futuro

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Giovani, Lavoro, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Alessandro D'Alatri
Durata
97'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
The Startup. Accendi il tuo futuro
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Soggetto: Francesco Arlanch, Saverio D'Ercole. Sceneggiatura: Francesco Arlanch, Alessandro D'Alatri.
Fotografia
Ferran Paredes Rubio
Musiche
Pivio & Aldo De Scalzi
Montaggio
Valentina Mariani

Produzione: Luca Barbareschi per Casanova Multimedia con Rai Cinema.

Interpreti e ruoli

Andrea Arcangeli (Matteo Achilli), Paola Calliari (Emma), Matilde Gioli (Cecilia), Luca Di Giovanni (Giuseppe Jacobucci), Matteo Leoni (Valerio Maffeis), Matteo Vignati (Leonardo Ramelli), Guglielmo Poggi (Niccolò Pescucci), Lidia Vitale (Monica madre di Matteo), Thomas Peyretti (Max), Federigo Ceci (allenatore), Loris Loddi (Italo Storti), Massimiliano Gallo (Armando)

Soggetto

Matteo Achilli, giovane imprenditore nato nel 1992, fonda appena diciottenne il portale Egomnia, che aiuta a trovare lavoro valorizzando formazione e competenze. Il suo progetto, nonostante i tanti rifiuti iniziali, trova poi consenso a Milano. È il primo passo di un profondo cambiamento, che va a toccare anche la sua vita a livello professionale e nelle relazioni sociali. Come difendersi da un successo travolgente?...

Valutazione Pastorale

Tornato a girare a distanza di sette anni("Sul mare", 2009), D'Alatri scrive insieme a Francesco Arlanch una sceneggiatura che prende le mosse dalla vicenda autentica di Matteo Achilli, giovane imprenditore nato appunto nel 1992 e messosi in evidenza nel difficile contesto dell'università Bocconi di Milano. Questo progetto, strutturato fin dall'inizio su una palese e un po' arrischiata linea di confine tra finzione e realtà, ha suscitato l'interesse di regista Alessandro D'Alatri che si è fatto coinvolgere con l'intento non tanto di girare un biopic su un giovane di successo, quanto per l'idea di raccontare una storia di riscatto. Il regista mette infatti in evidenza il coraggio dei giovani in cerca dei propri sogni ma anche di famiglie disposte a sacrifici enormi, pur di offrire una possibilità ai propri figli. Strutturato in certi passaggi come una tipica commedia di formazione, con innamoramenti, gelosie, alti e bassi e tutto ciò che riguarda la vita dei ventenni, il film conferma la solidità descrittiva di D'Alatri e la sua capacità di comprensione e di osservazione del mondo giovanile. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come possibilità di riflessione su pregi e difetti, e contraddizioni, della generazione giovanile, oggi.

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