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Valutazione
Accettabile-riserve, grossolanità
Tematica
Adolescenza, Il comico
Genere
Commedia
Regia
Leonardo Pieraccioni
Durata
99'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Gianluca Sibaldi
Montaggio
Stefano Chierchié

Orig.: Italia (2005) - Sogg. e scenegg.: Leonardo Pieraccioni, Giovanni Veronesi - Fotogr.(Scope/a colori): Italo Petriccione - Mus.: Gianluca Sibaldi - Montagg.: Stefano Chierchié - Dur.: 99' - Produz.: Levante Srl. in collaborazione con Medusa Film.

Interpreti e ruoli

Leonardo Pieraccioni (Gilberto), Giorgio Panariello (Cateno), Marjo Berasategui (Margherita), Giulia Elettra Gorietti (Paola), Rocco Papaleo (Anselmi), Massimo Ceccherini (frate Massimo), Francesco Guccini (preside), Barbara Enrichi (Betty uno), Elisabetta Rocchetti (Betty), Fabrizio Pizzuto . (Nico), Pietro Ghislandi (vigile), Yoon C.Joyce . (Giugizzu), Luis Molteni (frate Minimo), Barbara Tabita. (Deborah)

Soggetto

Da poco separatosi dalla moglie che lo tradiva, Gilberto, quarantenne insegnante di ginnastica, é perseguitato da Paolina, una sua allieva di sedici anni che dice di amarlo alla follia. Mentre cerca di allontanarla da sé, Gilberto conosce Margherita, psicologa degli animali. Dopo qualche tempo la donna lo invita a pranzo e qui Gilberto scopre che Paolina é la figlia di Margherita. Ma una scoperta tira l'altra. Poco dopo viene a sapere che il padre di Paolina é Massimo, poi diventato frate nel locale convento. Gilberto si adopra per rimettere a posto le varie situazioni, ma intanto il preside lo trasferisce in una scuola malamdata di Borgo a Buggiano. Qui Gilberto é solo, ma all'improvviso arriva Margherita. La storia tra i due riprende, mentre Cateno, fratello balbuziente di Gilberto, batte un record e viene applaudito da tutto il paese.

Valutazione Pastorale

Atmosfere, personaggi, vicende transitano quasi sempre da una storia all'altra scritta e portata su grande schermo da Pieraccioni. Variazioni ovviamente ce ne sono, ma piccole, di sfondo, di contorno e comunque non tali da cambiare il quadro di fondo: la rappresentazione di un piccolo universo di provincia tra minime follie, pettegolezzi, inciampi, disavventure più o meno grandi. A tenere legato il tutto c'è il grande serbatoio delle sfumature sentimentali, vero terreno di confronto, banco di prova della tenuta nervosa di uomini e donne. Pieraccioni é comico toscano e gli atteggiamenti sono conseguenti: disincanto, battute salaci, giudizi taglienti. La figura del frate, affidata a Massimo Ceccherini, é tutto sommato risolta in modo contenuto; passaggi un po' sopra le righe é ovvio che non mancano, ma sono visti con dovuto distacco. Nell'insieme il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, segnalando riserve per qualche sparsa grossolanità. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e proposto in altre occasioni come commedia leggera e di facile fruizione.

Le altre valutazioni

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