TOKYO EYES (GLI OCCHI DI TOKIO)

Valutazione
Accettabile, Complesso, dibattiti*
Tematica
Amicizia, Donna, Famiglia - fratelli sorelle, Giustizia, Mass-media, Metafore del nostro tempo
Genere
Metafora
Regia
Jean - Pierre Limosin
Durata
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Francia, Giappone
Titolo Originale
Tokyo eyes
Distribuzione
Istituto Luce

Orig. : Francia/Giappone (1998) - Sogg. e scenegg. : Jean - Pierre Limosin, Santiago Amigorena, Philippe Madral, Yuji Sakamoto - Fotogr. (Panoramica / a colori) : Jean - Marc Fabre - Mus. : Xavier Jamaux - Montagg. : Danielle Anezin - Dur. : 105' - Produz. : Hengameh Panahi, Kenzo Horikoshi.

Interpreti e ruoli

Shinji Takeda (k), Hinano Yoshikawa (Hinano), Kaori Mizushima (Naomi), Tetta Sugimoto (Roy), Ren Osugi (conducente dell' autobus), Masayuki Yui (parrucchiere), Fumiya Tanaka (Dj), Hideki Oikawa (buttafuori), Takeshi Kitano (yakuza)

Soggetto

Nella Tokyo di fine secolo, da qualche tempo un uomo gira per le strade, avvicina all'improvviso persone diverse tra loro e le minaccia con la pistola. L'uomo indossa grossi occhiali che ne nascondono l'espressione ed è identificato come 'quattrocchi'. Alla fine delle minacce, regolarmente l'uomo spara ma non fa vittime. Quasi per caso, la giovane Hinano, diciassette anni, conosce K, un ragazzo che si mostra gentile con lei. In breve tempo, Hinano capisce che K e 'Quattrocchi' sono la stessa persona. Con lui va in discoteca, poi rimane a dormire da Naomi, amica e collega di lavoro, e le chiede che cosa si deve fare quando si conosce uno che si diverte con la vita altrui. Roy, fratello di Hinano, é il poliziotto incaricato delle indagini. Hinano dice a K che è ricercato, lui le confida di volere smettere con 'quattrocchi'. Una sera, Roy fa sapere a Hinano che all'uomo misterioso non possono essere addebitate colpe precise e quindi il caso può dirsi chiuso. K riceve la visita di uno yakuza, al quale lascia la pistola e poi lo invita ad andare via. Quest' ultimo ha un movimento brusco, parte un colpo. Ferito gravemente, K vorrebbe andare all' appuntamento con Hinano. Ma non ci arriva. Intanto lo yakuza getta la pistola nella calce. E Hinano ripensa agli incontri con K.

Valutazione Pastorale

"Il quattrocchi -dice il regista francese Jean-Pierre Limosin- é l'alter ego che K ha trovato per agire sulla vita quotidiana, per punire quelli che commettono malefatte. 'Tokyo eyes' si sviluppa tra giochi di ruolo e videogiochi, é per questo che K si é creato un ruolo alternativo, quello del giustiziere occhialuto, per esistere nel presente, per modificarlo proprio come in un videogame. Hinano invece é completamente nuova, il suo sguardo d'amore si posa per la prima volta ed é appunto il 'primo sguardo'". Da queste brevi riflessioni, si capisce come il film nasca come una radiografia dell' incomunicabilità di fine millennio nel contesto di una città ipertecnologizzata come la Tokyo contemporanea: K è disturbato dal male, Hinano vuole scoprire il bene. Due caratteri differenti si incontrano e si aiutano, la musica diventa forma di comunicazione, la storia d'amore nasce tra dubbi e incertezze, i sentimenti si svilupano in maniera pulita, rispettosa, convinta. Metafora sulla difficoltà di trovare un equilibrio dentro la confusione creata dal sovrapporsi delle realtà vere e di quelle virtuali, il film, a parte qualche squilibrio di montaggio, é riuscito e convincente. Dal punto di vista pastorale, il film si sviluppa su percorsi positivi, complesso nelle molte suggestioni che offre e da suggerire per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. E' da proporre in occasioni mirate, per sviluppare le tematiche sopra elencate.

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