Sogg.: Ispirato ai personaggi creati da Bill Hanna, Joe Barbera - Scenegg.: Dennis Marks - Fotogr.: (normale/a colori) Dale L. Baer - Mus.: Henry Mancini - Montagg.: Julie Anne Gustafson - Dur.: 86' - Produz.: Phil Roman

Soggetto

andata demolita la villetta dove vivevano, Tom il gatto e Jerry il topolino debbono affrontare la vita quotidiana cercando di solidarizzare. Dapprima inseguiti da un feroce mastino, poi sbertucciati da una banda di gattacci (che Jerry fa precipitare in una fogna), i due incontrano una bimbetta, Robyn, orfana di madre e fuggita di casa perchè la zia Cristina la tormenta (il padre di Robyn è stato dato per disperso in Tibet e Cristina, consigliata dal perfido avvocato Leccapiedi, è intenzionata ad impadronirsi degli averi della nipote). Intanto la polizia ha ritrovato la piccola e la riconsegna alla zia Cristina insieme ai due animali. Tom e Jerry sono ospitati tanto a malincuore, che presto la megera li affida al dottor Mangiamela, che specula sugli animali in gabbia, tenendoli malissimo. Quanto a Tom e Jerry, egli ha deciso di eliminarli, ma il topo, fatto scattare il meccanismo che apre le cellette, fa fuggire tutti gli animali rendendo loro la libertà. Tornati di notte da Robyn, lo stesso Jerry sente leggere un telegramma, in cui il padre della bimbetta comunica alla famiglia di essere vivo. Poichè Cristina tiene nascosta la notizia, la piccola con i due amici fugge con una zattera sul fiume per andare a cercare il papà. Ma la zattera viene spaccata in vari pezzi da un battello in corsa ed i naufraghi si separano: gatto e topo allora vanno in cerca di Robyn, quest'ultima accolta sulla imbarcazione a ruote del capitano Fracassa, proprietario anche di un parco-giochi sulle rive e cantautore a tempo perso. La zia Cristina, però, e Leccapiedi non demordono e partono in auto alla ricerca dei fuggiaschi, dopo aver messo una taglia sulla testa di Robyn; pertanto agli inseguitori si aggiungono il malvagio dottore Mangiamela (caduto in miseria) e due suoi truci assistenti per conto proprio. Al corrente della taglia (l'avviso è stato stampato sui contenitori del latte) vi è pure Fracassa, consigliato da un loquace pappagallo. Dopo molte peripezie Robyn riesce con i suoi fedelissimi a raggiungere una casetta di legno, per lei costruita dal padre che l'adora (lei pensa che lui andrà là a cercarla appena possibile), ma qui trova Cristina furente e l'avvocato. Nella casetta scoppia tuttavia un incendio: Tom e Jerry salvano Robyn e i due malvagi passano dalle fiamme all'acqua del fiume, proprio mentre pilotando un elicottero arriva sul posto il papà della bimbetta. Ovviamente gatto e topo si installeranno nella splendida villa dei loro amici umani, su morbidi cuscini il gatto, in una elegante tana il furbo Jerry, non senza che la loro solidarietà, collaudata da tante avventure, impedisca ai due di farsi i consueti dispetti.

Valutazione Pastorale

Tom e Jerry, deliziose figurette celebri nel mondo intero e delizia dei più piccini, hanno qui l'onore di un lungometraggio tutto per loro. Fanno spesso baruffa, ma gli eventi li obbligano a solidarizzare per correre in aiuto di una bimbetta sfortunata: grande novità, dunque, è l'amicizia dei due naturali rivali. La tecnica dell'animazione ed i suoi risultati sono quelli del disegno tradizionale: anche se non ci sono le rutilanti girandole, nè gli effetti dei "cartoon" più recenti, il film si snoda con semplicità, sul filo dei buoni sentimenti. Gradevole, dunque, il disegno, tenera ma non banale la storia e indovinate le musiche di ottima firma ( Henry Mancini), a sottolineare i molti "siparietti" ( il duo perfido della zia con un avvocato allampanato; i gattacci ballerini; gli "a solo" del buffo Fracassa).