TOMBOY

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Adolescenza, Amicizia, Educazione, Famiglia - genitori figli
Genere
Drammatico
Regia
Céline Sciamma
Durata
82'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Francia
Distribuzione
Teodora Film
Musiche
Jean Baptiste de Laubier
Montaggio
Julien Lacheray

Orig.: Francia (2011) - Sogg. e scenegg.: Céline Sciamma - Fotogr.(Normale/a colori): Crystel Fournier - Mus.: Jean Baptiste de Laubier - Montagg.: Julien Lacheray - Dur.: 82' - Produz.: Bénédicte Couvreur, Elisabeth Depardieu.

Interpreti e ruoli

Zoé Heran (Laure/Mikael), Maloon Lévana (Jeanne), Jeanne Disson (Lisa), Sophie Cattani (madre di Laure), Mathieu Demy (padre di Laure), Ryan Boubekri (Ryan), Yohan Véro (Vince), Noah Véro (Noah), Cheyenne Lainé (Cheyenne), Christel Baras . (madre di Lisa)

Soggetto

Nel nuovo quartiere dove si è da poco trasferita con i genitori e la sorellina, Laure, dieci anni, fa leva sul proprio aspetto mascolino e fa credere ai coetanei di essere un maschio di nome Mikael: con loro si diverte, gioca a pallone, accetta la compagnia di Lisa. Questa amicizia però va un po' troppo avanti, fino al punto di rivelare l'inganno. Laure deve chiedere scusa a Lisa, ma, dopo qualche incomprensione, può tornare ad essere più sicura di se stessa.

Valutazione Pastorale

Francese, 33 anni, Céline Sciamma accosta un argomento delicato con serenità e misura. Il gioco dell'identità sessuale è forse tra i più frequenti e 'inevitabili', raggiunta l'età dell'adolescenza. La regista lo affronta sotto il profilo del 'doppio', tra incoscienza, divertimento, sfida a se e agli altri. Lo sguardo filmico tenuto lontano da interventi formali e lasciato correre su una visione quasi occasionale di ciò che accade, garantisce l'assenza di elementi precostituiti: e forse i personaggi più deboli nell'economia degli avvenimenti sono la sorellina (troppo 'brava') e il padre (spesso privo di reazioni). Dietro Laure c'è una generazione di coetanei che fa i conti in molti casi con l'assenza di strumenti educativi adeguati. Da qui il racconto, pur mantenendosi in equilibrio tra spunti propositivi e qualche leggerezza, diventa occasione per importanti riflessioni sull'argomento. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, forse più utilmente, in occasioni mirate per dibattere sui molti spunti che la pellicola propone.

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