TORNO A VIVERE DA SOLO

Valutazione
Inaccettabile, volgarità
Tematica
Famiglia, Il comico, Matrimonio - coppia
Genere
Farsesco
Regia
Jerry Calà
Durata
106'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Eagle Pictures
Musiche
Umberto Smaila, Silvio Amato
Montaggio
Patrizio Marone

Orig.: Italia (2008) - Sogg. e scenegg.: Jerry Calà, Gino Capone - Fotogr.(Panoramica/a colori): Duccio Cimatti - Mus.: Umberto Smaila, Silvio Amato - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 106' - Produz.: Massimiliano Caroletti.

Interpreti e ruoli

Jerry Calà (Giacomo detto Giagià), Enzo Iacchetti (Ivano), Tosca d'Aquino (Francesca), Eva Henger (Jessica), Don Johnson (Nico), Randy Ingerman (Lory), Max Parodi (Sergio), Mercedes Henger (Chiara), Rudy Smaila (Mirko), Paolo Villaggio (padre di Giacomo), Gisella Sofio (madre di Giacomo), Piero Mazzarella (barbone), Nara de Natividade, Mara Venier, don Antonio Mazzi.

Soggetto

Sentendosi ormai del tutto trascurato dalla moglie e dai due giovani figli, l'agente immobiliare Giacomo decide di andare via di casa e di rifugiarsi nel vecchio loft dove abitava tanti anni prima. Tra storie vecchi, amici che si rivelano omosessuali, donne sognate e conquiste non realizzate, la vita di Giacomo in realtà non migliora. Finisce che lui e tutte le persone che ha conosciuto si ritrovano a brindare all'anno nuovo, con grandi sorrisi, allegria, e problemi irrisolti. La conclusione é affidata a Mara Venier dal piccolo schermo di una trasmissione televisiva: "La famiglia allargata é l'unica soluzione possibile".

Valutazione Pastorale

La frase finale fa da degna cornice ad una commediaccia che inutilmente tenta di rinverdire i fasti della commedia italiana di un tempo. Jerry Calà fa molti sforzi ma la vivacità antica é lontana, l'umorismo é scaduto nella battuta greve, la regia passa sopra qualunque esigenza narrativa, i comprimari sono abbandonati a personaggi/macchiette privi del minimo spessore. Di fronte a questo quadro, trovare come unica scappatoia quella di affermare che basta definirsi 'allargati' per risolvere ogni problema è solo conformismo, e utilitarismo spicciolo. Dispiace che don Mazzi si sia prestato a quel risibile duetto con la Venier. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e nell'insieme volgare.

Utilizzazione

é da evitare sia in programmazione ordinaria che in altre occasioni. Molta attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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