TOWER HEIST – COLPO AD ALTO LIVELLO

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Lavoro, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Brett Ratner
Durata
104'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Tower Heist
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Ted Griffin, Jeff Nathanson Adam Cooper & Bill Collage, Ted Griffin
Musiche
Christophe Beck
Montaggio
Mark Helfrich

Orig.: Stati Uniti (2011) - Sogg.: Adam Cooper & Bill Collage, Ted Griffin - Scenegg.: Ted Griffin, Jeff Nathanson - Fotogr.(Scope/a colori): Dante Spinotti - Mus.: Christophe Beck - Montagg.: Mark Helfrich - Dur.: 104' - Produz.: Brian Grazer, Eddie Murphy, Kim Roth.

Interpreti e ruoli

Ben Stiller (Josh Kovacs), Eddie Murphy (Slide), Alan Alda (Arthur Shaw), Matthew Broderick (Chase Fitzhugh), Casey Affleck (Charlie Gibbs), Tea Leoni (Gertie Fiansen), Judd Hirsch (Simon), Michael Pena . (Dev'Reaux), Gabourey Sidibe (Odessa Montero), Nina Arianda (miss Invenko), Marcia Jean Kurtz . (Rose)

Soggetto

Arthur Shaw, magnate di Wall Street, viene fermato e consegnato agli arresti domiciliari. Il suo appartamento è l'attico del lussuoso condominio The Tower, dove c'è anche una enorme piscina. Subito dopo i dipendenti apprendono che sono andati in fumo anche tutti i fondi pensioni da loro affidati a Shaw come investimento. A quel punto, deciso a non rassegnarsi al peggio, Joss Kovacs decide di organizzare una rapina al tesoro nascosto di Shaw (20 milioni di dollari) e a tale scopo mette insieme un gruppetto di altri dipendenti delusi e in gravi difficoltà. A loro si aggunge, come 'esperto' il ladro Slide, appena uscito dal carcere. La cassaforte viene individuata dentro una parete proprio al centro dell'appartamento di Shaw. L'operazione prende il via tra mille incertezze...

Valutazione Pastorale

Si parte dal dato, innegabile, della recente, grande crisi economica americana per gettare uno sguardo sulle sue ricadute nella vita quotidiana di tante persone, sole o con famiglia, incapaci di reagire e di riorganizzarsi. Alla testa della riscossa contro lo squalo Shaw si mette uno che non si arrende e prospetta la possibilità di riprendere il maltolto attraverso un colpo eclatante. Giusto o sbagliato che sia, il segnale deve essere quello di far capire che non ci si rassegna, che non si scherza con la dignità delle persone. Tutto ciò in sottofondo, perché poi il tono scelto lascia che i fatti narrati siano un mero pretesto per una commedia movimentata e fracassona, urlata più che riflessiva, spinta verso eccessi e incongruenze fuori dalla realtà (quella Ferrari su e giù per la Torre...). Finale buonista, e ritmo scappato dalle mani del regista, forse condizionato dalla 'invadenza' di alcuni interpreti (Stiller e Murphy soprattutto). Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come prodotto spettacolare di immediata fruizione.

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